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    ISRAELE

    Calciatore israeliano arrestato in Turchia per aver ricordato gli ostaggi a Gaza

    Il calciatore israeliano Sagiv Yehezkel, che milita nella serie A turca con l’Antalyaspor, è stato arrestato e accusato “incitamento all’odio e all’ostilità” dopo che ha festeggiato il gol del pareggio contro il Trabzonspor facendo un segno con il cuore con le mani davanti alla telecamera e mostrando le parole “100 giorni. 7 ottobre” insieme al simbolo della Stella di David sul braccialetto. Secondo quanto riferito dai media turchi, è stato rilasciato dopo 24 ore dal tribunale turco e verrà espulso dal paese.
    Yehezkel è stato sospeso dall’Antalyaspor “fino a nuovo avviso” in seguito alla sua esultanza, che ha scatenato le critiche dei tifosi locali e dei media turchi. Il presidente del club ha inoltre promesso di rescindere il suo contratto dopo l’accaduto. In un post di X domenica sera, Sinan Boztepe, presidente del club turco dell’Antalyaspor, ha affermato che Yehezkel ha “agito contro la sensibilità dell’Antalya, dell’Antalyaspor e del nostro Paese”.
    “Condanniamo il comportamento del tutto inaccettabile del calciatore Sagiv Yehezkel durante la partita tra Antalyaspor e Trabzonspor giocata oggi (…) e riteniamo appropriata la decisione dell’Antalyaspor di escludere il giocatore dalla sua squadra” ha scritto la Federcalcio turca in una nota. Secondo Channel 12, qualora l’Antalyaspor decidesse di rescindere il contratto del giocatore, dovrebbe pagargli oltre 1 milione di dollari.
    “Ho deciso di compiere questo gesto per gli ostaggi israeliani a Gaza. Per me era importante sottolineare che sono prigionieri da 100 giorni. Non avevo intenzione di provocare o esprimere una presa di posizione a proposito, conosco la sensibilità della Turchia”, ha dichiarato Yehezkel ai media israeliani.
    Immediate le reazioni della politica israeliana alla notizia. L’ex primo ministro israeliano Naftali Bennett, per esempio, ha aspramente criticato l’accaduto scrivendo su X: “Questa è la Turchia 2024. Vergognati, governo turco”. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha reagito duramente alla detenzione di Yehezkel. “Quando la terra ha tremato in Turchia meno di un anno fa, Israele è stato il primo paese ad alzarsi e a fornire aiuti che hanno salvato la vita di molti cittadini turchi – ha affermato. – Lo scandaloso arresto del calciatore Sagiv Yehezkel è un’espressione di ipocrisia. La Turchia è il ramo esecutivo di Hamas”.

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