Birthright Israel, il programma che permette ai
ragazzi ebrei di fare viaggi educativi gratuiti di 10 giorni in Israele, ha
annunciato che riprenderà le sue attività a gennaio, dopo averle sospese a
causa della guerra in corso con Hamas.
Circa 350 partecipanti, provenienti principalmente
dagli Stati Uniti, si recheranno nello Stato ebraico a partire dalla settimana
del 5 gennaio 2024, ha affermato l’organizzazione in una nota riportata dalla
Jewish Telegraphic Agency (JTA). Questa piccola delegazione rappresenta solo
una parte dell’ingente numero di partecipanti che era previsto per quest’anno,
circa 23mila; tuttavia la ripresa dei viaggi è un potente simbolo di un
potenziale ritorno alla normalità per Israele.
La decisione di Birthright è stata presa dopo
“un’attenta considerazione e conversazioni” con i partner locali del gruppo in
Israele. Il viaggio seguirà i “rigorosi standard di sicurezza e protezione”
stabiliti dall’Homefront Command dell’IDF. Gidi Mark, CEO di Birthright, ha
affermato alla rivista ebraica americana che, sebbene i viaggi continueranno a
dare priorità alla “costruzione di un’identità ebraica positiva”, a partire da
quest’anno ci sarà un focus sull’attacco di Hamas e sul suo impatto sulla
società israeliana e sulle comunità ebraiche in tutto il mondo. “Tutto è
diverso dopo il 7 ottobre dal punto di vista educativo”, ha detto Mark a JTA.
“Crediamo che i partecipanti verranno per esplorare e conoscere cosa è successo
e cosa sta accadendo ora” ha aggiunto.
Il mese scorso invece Birthright ha annunciato il
lancio di programmi di volontariato in Israele. Più di 3.300 dei suoi alumni
hanno fatto domanda per fare volontariato nei kibbutz e in altre comunità
israeliane. Anche con la ripresa dei suoi programmi regolari, i viaggi di
volontariato di due settimane continueranno in tandem, ha detto Mark a JTA.
“Naturalmente, chi partirà a gennaio potrà prolungare la propria permanenza in
Israele, per un’ulteriore esperienza di volontariato di due settimane”, ha
aggiunto.