È una storia di speranza e resilienza quella dei giovani israeliani Ben Binyamin e Gali Segal. Solo sei mesi fa, su una gondola a Venezia, Ben, giocatore del club israeliano M.S. Kiryat Yam, aveva chiesto a Gali di sposarlo. Tuttavia, lo scorso 7 ottobre, giorno in cui i terroristi di Hamas hanno compiuto il loro brutale attacco a Israele, erano insieme al rave party di Re’im. Feriti gravemente dall’esplosione di una granata, sono stati portati prima all’ospedale Soroka di Be’er Sheva e poi all’ Hillel Yaffe di Hadera. Sono sopravvissuti ma a entrambi è stata amputata la gamba destra.
Nel periodo di degenza nel reparto, Gali e Ben sono rimasti nei letti uno accanto all’altro. “Durante tutto il ricovero, il personale si è preso cura di loro con grande dedizione e devozione. – ha detto a Ynet Orli Gedron, la madre di Gali – L’equipe medica ci ha fatto sentire di essere in buone mani, proprio come una vera famiglia unita. Auguro a tutti i genitori i cui figli stanno attraversando quello che hanno passato mia figlia e il suo compagno, di ricevere un’assistenza così professionale e amorevole”.
Gali ha voluto anche esprimere la sua gratitudine per l’affetto dimostrato a lei e al compagno in ospedale, aggiungendo che “sono diventati realmente parte della famiglia”.
Dopo un mese di intense cure entrambi sono stati dimessi. I medici e gli infermieri del dipartimento di ortopedia hanno salutato tra applausi e abbracci i ragazzi, vivamente commossi ed emozionati. Ora Ben e Gali proseguiranno la riabilitazione allo Sheba Medical Center di Tel Hashomer, vicino a Tel Aviv.