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    Attentato a Ma’ale Adumim: sei feriti, di cui due gravi

    Sei israeliani sono stati feriti,
    due dei quali in modo grave, in un attacco terroristico nella città di Ma’ale
    Adumim martedì pomeriggio.

    Secondo le forze dell’ordine, il
    terrorista palestinese ha aperto il fuoco contro un gruppo di persone, come anche in un fast-food, in una piazza fuori da un centro commerciale principale della
    città, prima di essere neutralizzato da un agente della polizia di frontiera
    fuori servizio che si trovava in un barbiere nelle vicinanze.
    L’ufficiale stava festeggiando il giorno del suo matrimonio.

    Parlando con il commissario di
    polizia Yaakov Shabtai, l’agente ha raccontato quei drammatici momenti.
    “Mi stavo tagliando i capelli e poi ho sentito urla, spari, la gente ha
    iniziato a correre, qualcosa di insolito da queste parti. Sono uscito dal
    barbiere, ho estratto la mia pistola e ho visto un ragazzo che indossava un
    giubbotto catarifrangente, che aveva una pistola”. Inizialmente l’ufficiale ha
    esitato, incerto se fosse un terrorista o meno. “Gli ho urlato di
    fermarsi, ho puntato la mia pistola e gli ho urlato di nuovo di fermarsi. Non
    si è fermato; ha iniziato a spararmi. Quindi ho capito che era lui il
    terrorista. Aveva circa 20 anni. Era a 30 metri da me e l’ho colpito”.

    Il commissario di polizia Shabtai
    ha elogiato l’ufficiale per aver neutralizzato il terrorista, “prevenendo
    così un disastro maggiore”. Il ministro della pubblica sicurezza Itamar
    Ben Gvir e il comandante della polizia di frontiera Brik Yitzhak hanno parlato
    con l’ufficiale sul posto. 
    “Ho ascoltato l’ufficiale e
    sono rimasto molto colpito. Questo è esattamente ciò che vogliamo: impegno
    diretto, determinazione, neutralizzazione e azione molto, molto rapida” ha
    dichiarato Ben Gvir, che è arrivato sul posto dopo l’attentato. “Abbiamo un
    debito di gratitudine per questo ufficiale. – ha aggiunto – Oggi è il suo
    anniversario di matrimonio; quindi vogliamo anche augurargli il doppio della
    gioia”.

    Il terrorista, Mohannad
    al-Mazraa, lavorava presso il centro comunitario municipale di Ma’ale Adumim.
    Era residente nella vicina città palestinese di Azariya, a est di Gerusalemme.
    In una registrazione non verificata, che circola sui social media palestinesi e
    attribuita ad al-Mazra’a, l’attentatore afferma di non essere affiliato a
    nessuna fazione. Il terrorista avrebbe registrato il suo “testamento”
    come nota vocale di 95 secondi prima di commettere l’attentato.

    Hamas ha elogiato l’attacco. Il
    portavoce del gruppo terroristico Abdel Latif al-Qanua l’ha definita
    “l’eroica sparatoria a Ma’ale Adumim vicino alla città occupata di
    Gerusalemme”. Secondo lui, era “una difesa della moschea di Al-Aqsa e
    una risposta alle invasioni dei coloni e allo svolgimento delle cerimonie
    talmudiche nei suoi cortili”. In una dichiarazione separata, Mahmoud
    Mardawi, un funzionario di Hamas, ha affermato che la sparatoria è avvenuta in
    risposta all’ultima visita del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben
    Gvir al Monte del Tempio nel giorno di Tisha B’Av.

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