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    Aspettando Pesach in Israele

    Pesach è il periodo più affollato dell’anno in Israele. Soprattutto per la celebrazione della festività religiosa.

    A Gerusalemme, come parte dei preparativi, la Western Wall Heritage Foundation ha condotto un’ispezione di routine che comprende un esame manuale completo e approfondito di tutte le pietre del Kotel, per rimuovere frammenti e piante spontanee, e per garantire la sicurezza ai milioni di fedeli che visitano il luogo sacro tutto l’anno, ma specialmente durante le festività ebraiche. Si tratta di una procedura che viene eseguita due volte l’anno, prima di Pesach e di Rosh Hashanah. Un team guidato da ingegneri, sotto lo sguardo e la supervisione di Rabbi Shmuel Rabinowitz, rabbino del Kotel e dei luoghi sacri, si è issato con una gru fino alla massima altezza del Muro, per ispezionare una pietra alla volta. “In questi giorni dobbiamo ripulire da noi stessi ogni chametz e abbracciare l’amore e l’unità”, ha detto Rav. Rabinowitz. “Non c’è momento più adatto per essere benedetti con la Birkat Kohanim e pregare al Kotel insieme con le decine di migliaia di fedeli che compiono il pellegrinaggio per avvicinarsi ai resti del Tempio”. L’appuntamento, con i Rabbini Capi di Israele Yitzhak Yosef e David Lau e con Rav. Rabinowitz, è per domenica 9 aprile 2023 / 18 Nissan, 5783. E per chi non sarà in grado di raggiungere la piazza sotto il Monte del Tempio, la Birkat Kohanim sarà trasmessa in diretta sul sito web thekotel.org.

     

    Ma Pesach è anche il momento, fino a Yom Haatzmaut, del risveglio del turismo e della riapertura ufficiale delle spiagge. Ogni anno, la Bank Hapoalim sponsorizza l’ingresso gratuito a oltre 40 musei, parchi nazionali e siti del patrimonio naturale e culturale di Israele, come parte del programma di iniziative in ambito sociale. L’iniziativa è molto popolare, e migliaia di israeliani ne approfittano, affollando i musei più che in qualsiasi altro momento dell’anno.

     

    A Tel Aviv sono molte le iniziative per coinvolgere nel Seder di Pesach le persone più svantaggiate, sole, lontane dalla famiglia. Il comune ospita una serata pubblica e gratuita, presso l’Orim Community Center, per i residenti delle fasce deboli che non sono in grado di organizzare il proprio Seder da soli. La comunità cosmopolita ha il suo tradizionale appuntamento con un “seder gourmet” alla Sinagoga internazionale su Frishman. Alla Kerem House, uno spazio culturale comunitario nel cuore di Shuk HaCarmel, i giovani israeliani, gli olim e i turisti si ritrovano per un seder aperto ad accogliere ogni sfumatura di kasherut, senza kitniyot e senza noci, con la lettura completa dell’Haggadah e canti tradizionali (e abbondanti “lechayim”) fino a notte fonda. 

    Per sentirsi in famiglia anche lontano da casa, l’hotel con la migliore accoglienza e il Seder più appetitoso è il Carlton Tel Aviv, con affaccio sulla Marina di Tel Aviv. L’atmosfera – unica per essere un hotel di città a metà tra la dimensione business e quella boutique – si deve al fatto che la struttura è di proprietà di tre famiglie ebraiche di sopravvissuti alla Shoah, che vivono tra Europa, Stati Uniti e Israele, e che lo costruirono nel 1977 spinte da sionismo. Non deve ingannare la forma insolita e il materiale di costruzione. La base stretta che regge un parallelepipedo di cemento alto 15 piani è un magnifico esemplare brutalista, progettato dall’architetto israeliano Yaakov Rechter, vincitore dell’Israel Prize. Nel corso degli anni, i proprietari (essi stessi risiedono al Carlton con le famiglie quando si trovano in Israele) hanno mantenuto la struttura sempre al passo con i tempi e con i gusti, compiendo importanti ristrutturazioni e migliorie. Per il Seder di Pesach lo chef Eran Nachshon (una bisnonna di Bari) ha previsto cene private e collettive in ogni spazio dell’hotel, fino ad accontentare 600 ospiti. La sua passione è lo stufato, che sarà tra i piatti principali della cena di Pesach, legata alle tradizioni ma ogni anno diversa.

     

    Anno dopo anno, anche le celebrazioni della Mimouna, in Israele, diventano più partecipate e popolari. La Mimouna per eccellenza, che attira fino a 100 mila persone – non solo ebrei marocchini – e spesso è frequentata anche dal Presidente e dal Primo Ministro, si svolge nel Parco Sacher di Gerusalemme. A Tel Aviv, i festeggiamenti si spostano in club e bar della città, con veri e propri party musicali, che precedono, il giorno successivo, barbecue e picnic nei parchi.


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    Credit per la foto: The Western Wall Heritage Foundation

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