Il
governo israeliano ha autorizzato l’immigrazione di un migliaio di Falash Mura,
ebrei etiopi che furono costretti a convertirsi al cristianesimo.
Nell’annunciare il provvedimento, il primo ministro israeliano Benyamin
Netanyahu ha sottolineato che già altri 1.300 Falash Mura sono stati accolti in
Israele dal suo governo. I mille autorizzati a partire hanno figli che già si
trovano in Israele. La comunità etiope in Israele ha accolto con favore la
decisione, ma ricorda che altri settemila aspettano di partire. In Israele si
trovano già 120mila cittadini di origine etiope, che arrivarono nel paese a
partire da primi anni novanta con l’operazione Salomone. Nel 2015 il governo ha
approvato un programma per l’immigrazione degli ultimi 8mila Falash Mura
nell’arco di cinque anni, ma l’intero processo ha subito ritardi, ufficialmente
per motivi di bilancio. Vi sono state anche polemiche sulla effettiva ebraicità
dei Falash Mura.