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    ISRAELE

    Al via il Jerusalem Jewish Film Festival tra storia, cultura e identità ebraica

    Pronta a partire la 26esima edizione del Jerusalem Jewish Film Festival. La manifestazione cinematografa, che si terrà dal 28 dicembre al 2 gennaio presso la Cinematheque, a Gerusalemme, presenterà numerose produzioni, nuove pellicole ma anche grandi classici, incentrati sulla vita, la storia, l’identità e la cultura ebraica.
    Il film di apertura sarà ‘The Brutalist’ di Brady Cobert. È la storia dell’architetto ebreo-ungherese László Tóth (interpretato da Adrien Brody), che, sopravvissuto alla Shoah, emigra negli Stati Uniti nel 1947. Corbet ha vinto il premio come miglior regista alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia di quest’anno.

    Adrien Brody in "The Brutalist"
    Adrien Brody in “The Brutalist”

    Un altro film che verrà proiettato all’inaugurazione è il documentario ‘Marathon Mom’ di Oren Rosenfeld e Rebecca Shore: la storia di una madre ultraortodossa che tenta di qualificarsi per le Olimpiadi come maratoneta.
    Molti delle pellicole più attese affrontano aspetti della Shoah in un’ottica nuova. Come ‘Riefenstahl’, il documentario sulla “regista di Hitler” del tedesco Andres Veiel e ‘Goebbels and the Fuhrer’ di Joachim Lang, sull’uomo dietro la macchina della propaganda di Hitler.
    Tra i film drammatici figurano ‘September 5’ di Tim Fehlbaum, che racconta il massacro degli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco del 1972 attraverso gli occhi dei giornalisti sportivi americani, che hanno seguito la vicenda. ‘A Real Pain’ di Jesse Eisenberg narra la storia di due cugini che affrontano insieme un viaggio alla scoperta delle loro radici in Polonia.
    Tra i documentari presenti anche il film sulla Shoah, ‘The Day the Clown Cried’ (1972), pellicola di Jerry Lewis per anni mai proiettata, sulla storia di un clown in un campo nazista, chiamato ad intrattenere bambini ebrei e ‘Unspoken’ di Jeremy Borison, incentrato sulla vita di un adolescente ebreo ortodosso.
    Saranno presentate anche diverse serie televisive, tra cui l’acclamata ‘Kafka’ di David Schalko e il nuovo spin-off di ‘Shtisel’, ‘Kugel’, che include un incontro con l’attore, Sasson Gabbai.
    Tra i riconoscimenti del festival, il Premio Schoumann per il cinema ebraico, offerto da Helen Schoumann, e, per la prima volta, il Premio per la rappresentazione della Shoah, per concessione del Forum culturale austriaco.

    È possibile visionare il programma completo del Jerusalem Jewish Film Festival sul sito https://jer-cin.org.il/en/JJFF2024_Eng

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