La sinistra israeliana cerca di arrivare la più unita possibile alle prossime elezioni del 2 marzo. L’alleanza Laburisti-Gesher e la sinistra radicale del Meretz hanno annunciato che correranno insieme. A guidare la lista sarà il leader laburista Amir Peretz, la liberale Orly Levy del Gesher sarà seconda e Nitzan Horowitz di Mertez terzo. La fusione garantisce ai tre partiti di superare la soglia di sbarramento del 3,25 % per entrare in parlamento, mentre Israele si appresta a tonare alle urne per la terza volta nell’arco di un anno. Alle ultime elezioni di settembre, l’alleanza laburisti-Gesher ha ottenuto un misero 4,8%, mentre il Meretz era rimasto sotto la soglia di sbarramento malgrado l’alleanza con i Verdi e il Partito Democratico dell’ex premier Ehud Barak. La decisione di unirsi “è la più significativa mossa delle elezioni 2020 e garantirà la possibilità di formare un governo di cambiamento e speranza”, hanno detto i tre partiti in un comunicato congiunto.
Al centro delle prossime elezioni, come le due precedenti, c’è la figura del premier Benyiamin Netanyahu, leader del partito conservatore Likud. Come suo principale antagonista è emerso l’ex capo di Stato maggiore Ehud Barak, il cui nuovo partito centrista Blu e Bianco ha ottenuto il maggior numero di seggi alle elezioni di settembre. (Cif/AdnKronos)