Oggi Israele sta celebrando il Giorno del Ricordo (Yom HaZikaron) – dedicato ai 23mila soldati caduti e alle oltre 4mila vittime del terrorismo – con le restrizioni imposte dalla lotta al coronavirus. Per la prima volta nella storia del paese i cimiteri militari sono chiusi ai familiari dei caduti e le cerimonie – la principale si svolge al Sacrario di Monte Herzl a Gerusalemme – si svolgono senza pubblico. Le poche persone ammesse, militari ed esponenti politici, hanno rispettato il distanziamento e indossato mascherine protettive. Alle 11 in punto (ora locale) le sirene per due minuti sono risuonate in tutto il paese e, come sempre, gli israeliani ovunque si trovassero hanno smesso le loro occupazioni e si sono levati in piedi in segno di omaggio e rispetto per i caduti. In un video trasmesso alla cerimonia sul Monte Herz, il premier Benyamin Netanyahu ha sottolineato che Israele è la testimonianza della decisione del popolo ebraico di prendere “nelle sue mani il suo destino e la sua difesa”. “Saremo sempre pronti – ha aggiunto – a respingere le minacce”.