Rosh Hashanah, ovvero il Capodanno ebraico, è alle porte, così gli israeliani, e gli ebrei di tutto il mondo, si appropinquano a festeggiare uno dei più speciali eventi dell’anno. La grande spesa, che precede la significativa cena di Rosh Hashanah, è per tutti gli ebrei del mondo un momento molto importante. In onore del Capodanno ebraico, il Ministero dell’agricoltura israeliano ha pubblicato domenica i dati relativi al consumo di alimenti popolari nel paese, durante le festività ebraiche, e durante tutto l’anno.
Gli israeliani consumano 1.500 tonnellate di miele a Rosh Hashanah, 115.000 tonnellate di mele tutto l’anno.
Il 40% del consumo annuale di miele in Israele avviene intorno alle festività che cadono all’inizio del mese di settembre, e specialmente intorno a Rosh Hashanah. In un mese vengono consumate fino a 1.500 tonnellate di miele, per un valore totale di 40 milioni di Shekel (12,5 milioni di dollari). L’israeliano medio consuma 300 grammi di miele nel mese di Tishrei, dunque il primo mese dell’anno ebraico, il tutto calcolato in base alla popolazione che celebra le festività ebraiche all’inizio del mese.
Secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura, in Israele ci sono circa 8.155 acri di meleti da frutto. Il raccolto per il 2019/20 è stato di circa 104.000 tonnellate e il raccolto stimato per la stagione 2021 è di circa 115.000 tonnellate. L’israeliano medio mangia circa 15,5 kg di mele all’anno. Durante la settimana dello shopping che precede la festività, in Israele viene consumato circa il 68% in più di mele rispetto a una settimana media durante l’anno. Israele non esporta le sue mele.
Per quanto riguarda i melograni, altro frutto principale per i pasti del Capodanno ebraico, il raccolto stimato di melograni in questa stagione sarà di circa 45.000 tonnellate, significativamente superiore al raccolto della scorsa stagione di circa 35.000 tonnellate. Un aumento significativo della vendita di melograni nelle catene di vendita al dettaglio, si registra la settimana prima della vigilia delle festività. Il numero di melograni venduti quella settimana è circa il 12% in più della quantità venduta durante l’anno. L’israeliano medio consuma circa 6,1 kg di melograni all’anno e circa 0,71 kg intorno a Rosh Hashanah.
In una settimana media, un israeliano consuma circa 345 grammi di pesce, di cui circa il 26% è pesce fresco. Ma durante la settimana della spesa per le festività ebraiche, in cui il pesce rappresenta simbolicamente il buon auspicio di esser “sempre in testa”, il consumo sale a circa 563 grammi pro capite. Il consumo di pesce fresco durante la settimana della spesa festiva costituisce circa il 34% del consumo totale di pesce in genere (fresco e congelato), a fronte di circa il 26% in media durante tutto l’anno.
Gli israeliani amano il pollo, e l il consumo domestico di pollo, sembra sia il più alto al mondo, si attesta infatti a circa 64,4 kg pro capite all’anno. Mentre il consumo nei paesi OCSE è stimato a 31,7 kg pro capite all’anno, negli Stati Uniti a un misero 51 kg pro capite all’anno. Il consumo medio mondiale di pollo è stimato a soli 14,9 kg pro capite. Oggi ci sono circa 500 allevatori nell’industria del pollo locale in Israele. Durante la settimana di spesa che precede le Festività, il consumo di pollo aumenta del 40% circa.
Secondo i dati del ministero dell’Agricoltura, l’israeliano medio consuma circa 18,1 kg di carne bovina fresca e congelata all’anno. Nel 2019, gli israeliani hanno consumato circa 164.000 tonnellate di carne bovina, di cui circa il 14% macellata in Israele e circa l’86% importata. Durante la settimana dello shopping che precede Rosh Hashanah, c’è un aumento della domanda e del consumo di circa l’82% rispetto alla quantità media settimanale di carne venduta nel resto dell’anno. Secondo i dati OCSE, il consumo locale di carne bovina in Israele è al quarto posto nel mondo, con l’Argentina al primo posto con 36,9 kg pro capite, gli Stati Uniti con 26,2 kg pro capite e al terzo posto il Brasile con 24,4 kg pro capite.