La strage di 7 ottobre (che dovremmo imparare a chiamare con la data ebraica di Shemini‘atzèret e Simchàt Torà) con tutte le reazioni che ci sono state ha posto un serio interrogativo sul significato e sui rischi dell’imminente giorno della memoria del 27 gennaio 2024. Per avere qualche strumento in più in questa discussione è bene chiarire i termini e…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
Il 27 gennaio e la memoria del presente. Online il nuovo numero di Shalom Magazine
Dal 7 ottobre il mondo ebraico si interroga sul senso della memoria e su cosa non ha funzionato in questi ottant’anni di ricordo della Shoah: la società civile avrebbe dovuto avere oramai gli anticorpi per quel male che è l’antisemitismo, avrebbe dovuto saper riconoscere i sintomi di quella piaga vigliacca, per combatterla. Eppure dopo l’onda lunga della memoria adesso viviamo…
Parashà di Bo: ‘Am Israel Chai
La prima mitzvà per il popolo d’Israele appare in questa parashà dove è scritto: “l’Eterno parlò a Moshè e ad Aharon nel paese d’Egitto, dicendo: Questo mese sarà per voi il primo dei mesi: sarà per voi il primo dei mesi dell’anno” (Shemòt, 12: 1-2). Rashì (Troyes, 1040-1105) commenta che il Signore mostrò a Moshè la luna nuova dicendogli che…
Rav Di Segni alla giornata del dialogo interreligioso: “Dopo il 7 ottobre tornati stereotipi antiebraici”
Il dialogo interreligioso ha compiuto dei passi indietro con l’atteggiamento tenuto da diversi esponenti del mondo cattolico, anche ai più alti livelli, dopo la strage del 7 ottobre. Sono stati numerosi gli episodi che hanno contribuito a questo processo, talvolta anche recuperando atavici pregiudizi dell’antigiudaismo cattolico che si auspicava fossero stati superati con i passi importanti compiuti negli ultimi decenni,…
Da deicidio a genocidio
Rav Jonathan Sacks, parlando di antisemitismo, notava che è un fenomeno storico costante, ma che in ogni generazione cambia vestito, sfruttando i temi che più fanno effetto sulle persone. Un tempo era la religione, poi la nazione, le divisioni economiche e sociali, poi la scienza, sulla quale si costruì la dottrina pseudoscientifica della razza, oggi sono i diritti civili. La…
Voi non meritate il nostro dolore
Ci avete chiamati. Ci avete accolti con calore nelle vostre scuole. O anche in sale istituzionali dove abbiamo incontrato partecipi cittadini. Avrete capito che sto alludendo a me ma, naturalmente, anche ai tanti ebrei della mia generazione che hanno scelto di testimoniare. Ci avete chiesto frastornati “ma perché non vi siete difesi?”. Ci avete chiesto indignati “Come è possibile che…
Fecondazione assistita e maternità surrogata, tema complesso e dai tanti risvolti
Si è tenuto presso il Centro Ebraico italiano Il Pitigliani il secondo appuntamento del ciclo di “Corpo e Spirito. Dove la scienza incontra la religione”, la serie di conferenze ideate dall’Ospedale Israelitico e realizzate in collaborazione con il Centro di Cultura Ebraica di Roma. In questa occasione si è dibattuto su uno dei temi più controversi e dibattuti del nostro…
Parashà di Vaerà: Il faraone e gli egiziani furono ingannati da Moshè?
Nel libro di Shemòt vi sono tre versetti nei quali è scritto che al fine di liberare i figli d’Israele dall’Egitto, Moshè avrebbe dovuto chiedere al faraone l’autorizzazione a uscire dal paese e andare per tre giorni nel deserto a servire l’Eterno. Uno di questi versetti appare in questa parashà dove Moshè disse al faraone: “Noi andremo per tre giorni…
Parashà di Shemòt: Qual è la differenza tra la lingua della Torà e le altre lingue?
Il secondo libro della Torà si chiama Shemòt che significa “nomi” e che inizia con queste parole: “E questi sono i nomi dei figli d’Israele venuti in Egitto...” (Shemòt, 1:1). Gedalià Schorr (Polonia, 1910-1979, Brooklyn) in unaderashà trascritta in Or Gedalyahu (pp. 1-4), disse che tutta la parashà tratta l’argomento dei nomi. Inizia con i nomi delle tribù e continua con il nome di Moshè [che gli diede…
Parashà di Vayechì: Perché Efraim e Menascè furono considerati figli di Ya’akov?
In questa parashà viene raccontato che Ya’akov, prima di dare il suo testamento spirituale e le sue benedizioni ai figli, fece chiamare il figlio prediletto Yosef che lo venne a visitare con i due figli Menashè ed Efraim. Ya’akov si rivolse a Yosef e gli disse: “Ora, i tuoi due figli che ti sono nati in terra d’Egitto fino a che io…