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Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    C’è memoria e memoria

    Di Rav Riccardo Di Segni

    La strage di 7 ottobre (che dovremmo imparare a chiamare con la data ebraica di Shemini‘atzèret e Simchàt Torà) con tutte le reazioni che ci sono state ha posto un serio interrogativo sul significato e sui rischi dell’imminente giorno della memoria del 27 gennaio 2024. Per avere qualche strumento in più in questa discussione è bene chiarire i termini e…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Il 27 gennaio e la memoria del presente. Online il nuovo numero di Shalom Magazine

    Di Ariela Piattelli

    Dal 7 ottobre il mondo ebraico si interroga sul senso della memoria e su cosa non ha funzionato in questi ottant’anni di ricordo della Shoah: la società civile avrebbe dovuto avere oramai gli anticorpi per quel male che è l’antisemitismo, avrebbe dovuto saper riconoscere i sintomi di quella piaga vigliacca, per combatterla. Eppure dopo l’onda lunga della memoria adesso viviamo…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Bo: ‘Am Israel Chai

    Di Donato Grosser

    La prima mitzvà per il popolo d’Israele appare in questa parashà dove è scritto: “l’Eterno parlò a Moshè e ad Aharon nel paese d’Egitto, dicendo: Questo mese sarà per voi il primo dei mesi: sarà per voi il primo dei mesi dell’anno” (Shemòt, 12: 1-2). ​Rashì (Troyes, 1040-1105) commenta che il Signore mostrò a Moshè la luna nuova dicendogli che…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Rav Di Segni alla giornata del dialogo interreligioso: “Dopo il 7 ottobre tornati stereotipi antiebraici”

    Di Daniele Toscano

    Il dialogo interreligioso ha compiuto dei passi indietro con l’atteggiamento tenuto da diversi esponenti del mondo cattolico, anche ai più alti livelli, dopo la strage del 7 ottobre. Sono stati numerosi gli episodi che hanno contribuito a questo processo, talvolta anche recuperando atavici pregiudizi dell’antigiudaismo cattolico che si auspicava fossero stati superati con i passi importanti compiuti negli ultimi decenni,…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Da deicidio a genocidio

    Di Rav Riccardo Di Segni

    Rav Jonathan Sacks, parlando di antisemitismo, notava che è un fenomeno storico costante, ma che in ogni generazione cambia vestito, sfruttando i temi che più fanno effetto sulle persone. Un tempo era la religione, poi la nazione, le divisioni economiche e sociali, poi la scienza, sulla quale si costruì la dottrina pseudoscientifica della razza, oggi sono i diritti civili. La…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Voi non meritate il nostro dolore

    Di Lia Levi

    Ci avete chiamati. Ci avete accolti con calore nelle vostre scuole. O anche in sale istituzionali dove abbiamo incontrato partecipi cittadini. Avrete capito che sto alludendo a me ma, naturalmente, anche ai tanti ebrei della mia generazione che hanno scelto di testimoniare. Ci avete chiesto frastornati “ma perché non vi siete difesi?”. Ci avete chiesto indignati “Come è possibile che…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Fecondazione assistita e maternità surrogata, tema complesso e dai tanti risvolti

    Di Michelle Zarfati e Luca Spizzichino

    Si è tenuto presso il Centro Ebraico italiano Il Pitigliani il secondo appuntamento del ciclo di “Corpo e Spirito. Dove la scienza incontra la religione”, la serie di conferenze ideate dall’Ospedale Israelitico e realizzate in collaborazione con il Centro di Cultura Ebraica di Roma. In questa occasione si è dibattuto su uno dei temi più controversi e dibattuti del nostro…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vaerà: Il faraone e gli egiziani furono ingannati da Moshè?

    Di Donato Grosser

    Nel libro di Shemòt vi sono tre versetti nei quali è scritto che al fine di liberare i figli d’Israele dall’Egitto, Moshè avrebbe dovuto chiedere al faraone l’autorizzazione a uscire dal paese e andare per tre giorni nel deserto a servire l’Eterno. Uno di questi versetti appare in questa parashà dove Moshè disse al faraone: “Noi andremo per tre giorni…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Shemòt: Qual è la differenza tra la lingua della Torà e le altre lingue?

    Di Donato Grosser

    Il secondo libro della Torà si chiama Shemòt che significa “nomi” e che inizia con queste parole: “E questi sono i nomi dei figli d’Israele venuti in Egitto...” (Shemòt, 1:1). Gedalià Schorr (Polonia, 1910-1979, Brooklyn) in unaderashà trascritta in Or Gedalyahu (pp. 1-4), disse che tutta la parashà  tratta l’argomento dei nomi. Inizia con i nomi delle tribù e continua con il nome di Moshè [che gli diede…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayechì: Perché Efraim e Menascè furono considerati figli di Ya’akov?

    Di Donato Grosser

    In questa parashà  viene raccontato che Ya’akov, prima di dare il suo testamento spirituale e le sue benedizioni ai figli, fece chiamare il figlio prediletto Yosef che lo venne a visitare con i due figli Menashè ed Efraim. Ya’akov si rivolse a Yosef e gli disse: “Ora, i tuoi due figli che ti sono nati in terra d’Egitto fino a che io…