E’ ormai chiaro da tempo che l’Unione Europea fa una politica decisamente filopalestinese e altrettanto decisamente antisraeliana, anche nello sforzo di tutelare l’Iran dalle sanzioni che gli Usa gli hanno imposto innanzitutto per il suo imperialismo in Medio Oriente, che comporta l’intenzione mille volte ribadita di “cancellare Israele dalla carta geografica”. E non solo i vertici comunitari, ma anche la…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
Il riposizionamento strategico di Hamas nasce dalla sua debolezza
Per la terza settimana consecutiva, Hamas ha annullato venerdì scorso la “grande marcia per il ritorno”, cioè la turbolenta manifestazione con cui da un anno e mezzo, ogni settimana portava i suoi sostenitori sotto la barriera di confine con Israele a gridare il loro odio, ma soprattutto a coprire i tentativi d’assalto dei suoi terroristi, armati di tronchesi e bombe…
La crisi politica israeliana
La coincidenza temporale quasi perfetta fra il fallimento del giro di consultazioni per formare un governo senza Netanyahu, condotto da un ex capo delle forze armate di Israele, Benny Gantz, e del rinvio a giudizio di Netanyahu deciso dal procuratore generale Mendelblit indica i termini di una grave crisi politica interna dello stato di Israele. Non è certo possibile ora…
La potenza di Israele unica possibilità per fermare il terrorismo palestinese
Oltre a togliere dal gioco un capo terrorista pericolosissimo e spedire un messaggio preciso ai suoi colleghi sparsi fra Libano, Siria, Gaza, Yemen fino all’Iran, l’azione realizzata dalle forze armate israeliane martedì scorso eliminando Baha Abu Al Atta, comandante militare della Jihad Islamica, ha ottenuto un risultato politico importante, dividendo per la prima volta con grande chiarezza le forze terroriste…
LA MEMORIA NON SI ADATTA AI LUOGHI COMUNI
L’Europa ogni tanto ci mette del suo per avviare iniziative discutibili, e qui siamo nel campo delle cose ben note. Ma la risoluzione approvata a Strasburgo il 19 settembre 2019 con 535 voti a favore procede verso i tre passi nel delirio evocati da un film del 1968, ormai storico pure quello e tanto per restare sul tema. Equiparare nazifascismo…
Medio Oriente: scenari di guerra
La preoccupazione degli ambienti israeliani responsabili della sicurezza si è espressa spesso nelle ultime settimane ed è stata rilanciata sia dal primo ministro Netanyahu, sia dal capo di stato maggiore delle forze armate Kohavi. Il campanello d’allarme è stato l’attacco iraniano al principale sito petrolifero saudita, un mese fa, da cui è emersa la capacità a evadere le difese antimissile.…
9 novembre 1938, la Notte dei Cristalli. Il pogrom con cui iniziò la Shoah
di Iaia VantaggiatoLi chiamiamo poeticamente "cristalli". Erano le migliaia di vetrine di negozi e abitazioni degli ebrei tedeschi distrutte nel grande Pogrom nazista che fu scatenato dal dottor Goebbels tra il 9 e il 10 novembre 1938, nel corso della Notte dei Cristalli. Nella realtà di poetico non ci fu niente. Furono distrutte 267 sinagoghe in Germania e in Austria,…
30 anni fa cadeva senza violenza il Muro di Berlino. Una vittoria rimasta a metà
Trent'anni fa, il 9 novembre 1989 la caduta del Muro sorprese tutti. Fu improvvisa, inaspettata, meravigliosa. Appena pochi mesi prima, in gennaio, Erich Honecker, leader della DDR, la Repubblica democratica tedesca, aveva vaticinato che il Muro sarebbe rimasto intatto per cent'anni e nessuno lo aveva preso per pazzo. Le cose erano iniziate a cambiare in agosto, quando l'Ungheria aveva aperto…
La Germania, l’antisemitismo e gli eschimesi
In Judgment at Nuremberg (Vincitori e vinti), diretto e prodotto da Stanley Kramer e sceneggiato da Abby Mann (ambedue ebrei o di origine ebraica, come ama dire nella versione italiana del suo blog, ma non in quella inglese, un grande artista italiano o presunto tale), si svolge questo dialogo surreale fra il giudice Dan Haywood, impersonato da Spencer Tracy, ed…
La doppia disequazione che paralizza la politica israeliana
Dopo la forzata rinuncia di Netanyahu a formare il nuovo governo a Gerusalemme, ora tocca a Ganz provarci. Da esperto comandante militare avrà ben pianificato le sue mosse, ma anche lui si troverà a fare i conti con la doppia disequazione che oggi paralizza la politica israeliana. Essa si può esprimere così: alla Knesset (probabilmente non nel paese) esiste una…