Come sempre accade, anche in questo periodo Israele si trova a ad affrontare più minacce allo stesso tempo. La più recente è quella dell’epidemia, dove Israele si comporta benissimo. I circa 13.000 contagiati o 1.400 per milione (dati di venerdì) sono in proporzione la metà della Svizzera e dell’Italia, meno della Germania; i morti sono 148, 17 per milione, un…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
Israele: lo stallo politico tra Netanyahu e Gantz
Sono passate quasi tre settimane dal voltafaccia di Benny Gantz, quando ha rinunciato al tentativo di una maggioranza unita sostenuta dalla “Lista unitaria” degli arabi nemici di Israele, per cercare un urgente governo di unità nazionale con Netanyahu per combattere il coronavirus, ma il governo non c’è ancora. Si è quasi arrivati alla scadenza dell’incarico esplorativo di Gantz, che può…
L’EUROPA E L’EMERGENZA CORONAVIRUS: ULTIMA CHIAMATA PER LA GERMANIA
“Annibale, tu sai vincere ma non sei capace di sfruttare le tue vittorie”, parola di Tito Livio. E’ Maarbale, comandante della cavalleria nella battaglia di Canne (216 A.E.V), dopo la disfatta che l’esercito cartaginese aveva inflitto a Roma. Nel corso delle due guerre mondiali che hanno devastato l’Europa durante il XX secolo, i generali e i soldati sul campo appresero una…
PESACH AI TEMPI DEL CONTAGIO
La Shoah ebbe inizio nell’anno 5700, il 1939-1940 del calendario civile dell’era che si definisce cristiana, il calendario del business ormai prevalente in tutte le culture e gli stati del mondo. Sono trascorsi otto decenni. Non occorrono gli archivi bloccati anch’essi dalla pandemia del coronavirus per conseguire la certezza che alla malvagità umana ci si potrebbe opporre comunque, purché si…
Israele e il problema dei partiti arabi
Sia pure in mezzo alle difficoltà del coronavirus, la politica non perde il suo peso, anzi, dato che alla responsabilità politica, non ai medici o agli economisti, spettano in definitiva le scelte sui metodi di contrasto dell’epidemia e toccheranno poi le decisioni sul rilancio dell’economia. Così in Italia e così in Israele, in attesa della nascita del governo di unità…
Dopo la pandemia da coronavirus cosa resterà? Sarà necessaria una nuova forma di socialità e di solidarietà
Sarà graduale, progressiva e dolorosa per molti – un solo esempio, gli anziani destinati a rimanere segregati – ma la riapertura ci sarà. A chiederla con forza è prima di tutto Confindustria che ieri non solo ha confermato quanto già noto (– 6% del Pil in meno e recessione piena) – ma ha anche previsto una perdita dello 0,75% del…
Immaginare il futuro per non restare schiacciati dal presente
di David MeghnagiL'isolamento della popolazione da solo non basta. Terminata la quarantena, bisognerà evitare che il ritorno al lavoro produca una pandemia che rischierebbe di avere conseguenze devastanti. Il ritorno alla normalità non sarà facile e richiederà un grande capacità di immaginazione e di soluzioni creative. Occorre pensare sin da ora a come proteggere le fasce più esposte al contagio. In particolare i…
Emergenza coronavirus. La necessità di una nuova collaborazione fra popoli e i governi
di David Meghnagi, Prof. senior Roma Tre, psicoanalistaLa pandemia che sconvolge in questi giorni il mondo intero era una tragedia annunciata, che avrebbe richiesto sin dagli inizi una collaborazione internazionale ben più intensa e attiva, che mettesse al centro l'interesse comune. E' doloroso a dirsi. I segni erano chiari molto prima che la diffusione esponenziale del virus assumesse i contorni…
Israele: in tempi di emergenza, un governo di emergenza
La politica israeliana è complicata e controversa anche più di quella italiana, con la differenza che si tratta di un paese sotto assedio e le scelte da fare riguardano la sua sopravvivenza, non solo i giochi di potere nel teatrino politico. Lo si è visto nelle ultime settimane e in particolare negli ultimi giorni. Lo schieramento unito dal tentativo di…
La potenza di una immagine
E’ un’immagine potente quella che ritrae Avrham Mintz e ZoherAbu – ebreo il primo, musulmano il secondo – mentre pregano insieme davanti a un’ambulanza del Maghen David Adom, il servizio di soccorso sanitario israeliano per il quale entrambi lavorano come paramedici. Un tappeto su cui inginocchiarsi per Zoher che guarda dritto davanti a sé, verso la Mecca. Un talled in cui avvolgersi per Avrham che, in piedi, recita la sua tefillà con lo sguardo…