Nel testo dei Dieci Comandamenti nella parashà di Vaetchanàn vi sono alcune differenze rispetto a quello nella parashàdi Yitrò. Una delle differenze appare nella mitzvà di onorare i genitori. Nel testo della parashà di Yitrò è scritto: “Onora tuo padre e tua madre, affinché si prolunghino i tuoi giorni sulla terra che l’Eterno tuo Dio ti da” (Shemòt, 20:12). Nel testo della parashà di Vaetchanàn è invece scritto: “Onora tuo padre e tua madre, come di ha comandato…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
Rav Malakhi HaCoen, tra la Cabbala e lo studio critico del Talmud
Siamo a Livorno, che nel secolo XVIII era una delle Comunità più importanti di tutto il mondo ebraico, in particolare di quello sefardita. Qui visse un altro importante Talmudista e Cabbalista, il Rabbino Malachi HaCoen.Di questa figura se ne occuparono in passato i due Rabbini livornesi, Rav Alfredo Shabbetai Toaff e Rav Aldo Lattes, che ancora Maschilim nel 1902 vinsero un…
La haftarà di Tishà be-Av a Corfù
Nel giorno di Tishà be-Av, il nono giorno del mese di Av, l’anniversario della distruzione di Gerusalemme nel quale si digiuna, dopo la lettura della Torà, viene letta come haftarà un passo tratto dal profeta Yirmeyahu (Geremia, 8:13-9:23) che inizia con le parole “Asòf asifèm” (“Li distruggerò totalmente). Nel primo versetto il profeta scrisse: “Li distruggerò totalmente, parola dell’Eterno, non vi sarà più uva nella…
Parashà di Devarìm: Una parashà al giorno
R. Eliyahu Benamozegh (Livorno, 1823-1900) in un lungo saggio in ebraico intitolato “Introduzione generale a tutti i libri della Torà orale” pubblicato a puntate negli anni 1866-8 nel periodico Ha-Levanon, stampato a Parigi da r. Yechiel Brill, scrisse che il passaggio dalla Torà scritta e quella orale è graduale. Il quinto libro della Torà, Devarìm, comprende già alcune delle caratteristiche della tradizione orale…
Rabbì David Pardo, da Venezia a Gerusalemme
Al centro di una dinastia di rabbanim, che iniziò non più tardi del XVI secolo, ma probabilmente anche prima, e che in Italia si interruppe a fine ottocento, mentre in Terra d’Israele è arrivata fino ad oggi, troviamo il rabbino David Pardo. Nato a Venezia di Shabbàt il primo di Nisàn del 5478 (1718) da Giustina e dal rabbino Yaaqov…
Parashà di Mattòt-Mass’è: Un classico esempio di giurisprudenza ebraica
Dopo aver conquistato i territori in Transgiordania, i capi delle tribù di Gad e Reuvèn, tribù ricche di bestiame, si rivolsero a Moshè e ad El’azar chiedendo di ricevere quelle terre in retaggio perché adatte al pascolo. La richiesta creò una forte reazione da parte di Moshè: “I vostri fratelli andranno a combattere e voi rimarrete qui? (Bemidbàr, 32:6). I capi…
Elie Wiesel, Maestro del pensiero ebraico e della memoria attiva
A cinque anni dalla scomparsa di Elie Wiesel, pubblichiamo di seguito un contributo del Rabbino Roberto Della Rocca, Direttore Area Formazione e Cultura dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Il Baal Shem Tov e la memoria attivaQuando nel 1986 Elie Wiesel fece il suo discorso in occasione del conferimento del premio Nobel per la pace citò un racconto chassidico. Il Baal Shem…
Il modello “puro” degli studi religiosi e cosa ha veramente detto Rav Izchaq Yosef – Intervista al Rabbino Capo Riccardo Shemuel Di Segni
Hanno suscitato polemiche e proteste le recenti dichiarazioni del rabbino capo sefardita di Israele, Rishon leZion, rav Izchaq Yosef, che avrebbe detto che bisogna studiare in yeshivà e non serve affatto fare studi laici e che i titoli di studio come la maturità sono inutili. Abbiamo intervistato il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni per comprendere cosa ha veramente…
Parashà di Pinechàs: Non sbattere la porta in faccia ai pentiti
Alla fine della parashà precedente viene raccontato come donne moabite e midianite sedussero un gran numero di israeliti e tra loro anche Zimrì il capo della tribù di Shim’on. Pinechàs, nipote di Aharon, messe fine allo scandalo pubblico quando giustiziò il capo tribù e la sua amante, figlia di uno dei re di Midian. All’inizio di questa parashà l’Eterno annunciò che grazie al suo…
La ripresa di New York e le sue nuove sfide. L'intervista di Shalom al Rabbino Shaul Robinson
Shaul Robinson mi accoglie con un sorriso smagliante. Affronta le sfide della post pandemia con l’ottimismo della ragione. E’ certo che anni meravigliosi seguiranno a quello orribile che ci stiamo mettendo alle spalle. Dal 2005 è rabbino capo della sinagoga “Lincoln Square”. Una comunità ortodossa moderna tra le più variegate, per età, status sociale, estrazione economica. Riflette la realtà dell’upper-west side…