Questa parashà inizia con il censimento degli uomini soggetti alla leva militare, cioè di quelli di età da 20 a 60 anni. Il Nachmanide (Girona, 1194-1270, Acco), spiega che la Torà prescrive che non si è soggetti alla leva se di età inferiore a vent’anni. Questo perché fino a vent’anni non si è sufficientemente forti per andare in guerra. Egli cita un insegnamento parallelo…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
La notte del Tikkun
La festa di Shavuòt, a differenza di Pèsach e Sukkòt, non è caratterizzata da nessuna mitzwà comandata dalla Torà, se si fa eccezione delle regole che riguardano le offerte e i sacrifici della Festa. Ciò, tuttavia, non ha impedito che nel corso dei secoli si sviluppassero dei minhaghìm propri di questa Festa, legati ai vari aspetti di questa giornata ed…
Parashà di Bechukkotày: Il deserto diventerà come il giardino dell’Eden
Questa parashà inizia con una serie di benedizioni che arriveranno al popolo d’Israele se osserveranno le mitzvòt comandate dall’Eterno. Segue tutta una serie di disgrazie che potranno arrivare a loro se, al contrario, non osserveranno le mitzvòt. La parashà inizia con queste parole: “Se seguirete i Miei decreti e osserverete le Mie mitzvòt e le praticherete, darò le piogge nella loro stagione, la terra darà il suo prodotto e l’albero del…
Parashà di Behar Sinai: La società fraterna degli ebrei
Nella prima metà di questa parashà la Torà tratta l’argomento del settimo anno, shenàt shemità. In questo anno le terre vengono lasciate incolte e i proprietari devono aprire le recinzioni e lasciare a tutti la possibilità di prendere quello di cui hanno bisogno per sostenere la famiglia. L’autore del Sèfer ha-Chinùkh (Catalogna, XIII sec. E.V.) scrive che lo scopo di questa mitzvà (e di altre in questa parashà)…
Parashà di Emòr: L’arte di insegnare
La parashà di Emòr inizia con le parole: “L’Eterno disse a Moshe: di’ (‘emòr) ai kohanìm figli di Aharon e dirai (“amartà”) loro: [il kohen] non si potrà rendere impuro per nessuna persona [morta], se non per uno parente stretto a lui vicino, per sua madre, per suo padre, per suo figlio, per sua figlia, per suo fratello. Potrà rendersi impuro per la sorella vergine non sposata a lui…
Quando Israele sente bussare alla porta
Oggi festeggiamo il 74° anniversario della fondazione dello Stato d’Israele. È per noi una grande occasione di gioia. Non dobbiamo dimenticare che cosa abbia rappresentato questo evento nella storia ebraica, tanto più se si considerano le circostanze in cui è avvenuto. Il popolo ebraico, che pur aveva conosciuto numerosi eventi terribili, arrivò con la Shoà al punto più buio e…
Dal pianto alla gioia
Sono le ore in cui sta terminando il giorno più triste per il popolo ebraico e per lo Stato di Israele: il giorno di Yom Hazikaron. Giorno in cui abbiamo pianto i caduti delle varie guerre di difesa del paese e le vittime dell’odio antiebraico in Israele e nelle comunità della diaspora e stiamo per entrare nel giorno più gioioso:…
Acharè Mot: Davanti alla Presenza divina non c’è grandezza
La prima parte di questa parashà tratta del servizio che il Kohèn Gadòl [il sommo sacerdote] doveva fare nel giorno di Kippur. Questo era il solo giorno dell’anno nel quale il Kohèn Gadòl poteva entrare nella parte più sacra del Bet Hamikdàsh davanti all’Aròn Hakòdesh [l’arca santa] che conteneva le tavole della legge per fare ardere il ketòret [il profumo]. La parashà inizia con un’avvertenza: “L’Eterno parlò a Moshè dopo la morte dei due…
Libertà e liberazione. Pesach 5782
Negli ultimi due anni gli ebrei sono usciti dall’Egitto nella solitudine della propria abitazione individuale. È questo il dato di fatto del Covid, quindi dell’obbedienza dovuta ad uno stato democratico che garantisce e tutela le tradizioni religiose delle minoranze (“la Legge dello Stato è Legge”). Perciò sono stati bloccati dai cosiddetti lockdown tutti gli spostamenti e di conseguenza le riunioni…
Il profondo significato del settimo giorno di Pèsach
Rav Ghedalia Schorr (Polonia, 1910-1979, Brooklyn) in Or Ghedalyahu (Mo’adìm, p. 144) cita un Midràsh(Shemòt Rabbà, 19:8) dove è detto: “E non si dovrà vedere lievito presso di te per sette giorni. Questi sette giorni sono paralleli a quelli tra la redenzione (dall’Egitto) e la separazione del Mar Rosso. Come vi furono all’inizio sette giorni della creazione e come lo Shabbàt ha luogo una…