Pekudè è l’ultima parashà del libro di Shemòt e in essa Moshè presenta il rapporto sull’uso delle donazioni fatte dai figli d’Israele per la costruzione del Mishkàn e sul montaggio del Mishkàn stesso alla fine dei lavori. La parashà è chiamata Pekudè dalla prima parola: “Elle pekudè ha-Mishkàn”(questi sono i conti del Mishkàn) (Shemòt, 38:21). R. Pinchas Rozenzweig di Gerusalemme nel suo recente volume Peer Yashàr (1993) sulle parashòtsettimanali, fa notare che la radice pkd nella Torà e nei libri dei profeti…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
Parashà di Vayakhèl: Prendi i miei gioielli
In questa parashà Moshè annuncia ai figli d’Israele che per la costruzione del Mishkàn, l’Eterno ha dato il seguente ordine: “Prelevate da ciò che è vostro un’offerta in onore dell’Eterno; chi è di cuore generoso rechi quest’offerta all’Eterno, oro, argento e rame. Lana azzurra, porpora, scarlatto, lino e pelo di capra, pelli di montone tinte di rosso, pelli di tàchash (un animale ignoto), e legno di acacia”…
La “dolce morte” di Rabbi Chaninà ben Teradiòn – L’eutanasia secondo l’ebraismo in un caso narrato nel Talmud
Regolarmente si torna a parlare in Italia dell’eutanasia. Qual è il punto di vista ebraico su questo tema? Senza pretendere di essere esaustivi su un argomento complesso e dai numerosi risvolti, proviamo a evidenziarne i princìpi generali partendo da un racconto del Talmud. L’episodio si svolge durante le dure persecuzioni degli ebrei sotto l’imperatore Adriano, dopo la rivolta di Bar…
Parashà di Ki Tissà: Osserviamo almeno due sabati
Nelle due parashòt precedenti viene raccontato che l’Eterno diede a Moshè le istruzioni per la costruzione del Mishkàn. In questa parashà vi è la notizia della nomina di Betzalèl a capo del progetto. Nel paragrafo che segue è scritto: “L’Eterno parlò a Moshè dicendo: Parla ai figli d’Israele e dì loro: Ma (ach in ebraico) osserverete i miei sabati, perche il sabato e un segno fra…
Parashà di Tetzavè: Al Monte Sinai fummo tutti proseliti
In questa parashà, dopo aver completato le istruzioni sui vestimenti del Kohen Gadòl e degli altri kohanìm, viene data la mitzvà di portare due offerte quotidiane sul mizbèach (altare) che si trovava nel cortile del mishkàn, il tabernacolo mobile nel deserto. Nella Torà è scritto: “Ed ecco ciò che tu offrirai sul mizbèach: due agnelli dell’età di un anno per ogni giorno continuamente. Uno degli agnelli offrirai al mattino e…
Il merito di un’intera vita morale
La parola Tzedakà, che spesso viene tradotta come elemosina o atto di beneficenza, in realtà nella Torà, nei Profeti e nei Salmi ha un significato molto più ampio. Prima di indicare l’aiuto monetario al povero o un qualsiasi altro sostegno a una persona in difficoltà, Tzedakà rappresenta l’essere giusto (tzaddìq), la giustizia, il comportarsi rettamente, ed è per questo che…
“Eccomi, manda me” – Rifiuto e accettazione del potere
Le ultime ore del complicato processo di elezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella hanno messo in moto meccanismi virtuosi che sono culminati nella dichiarazione del presidente rieletto, che ha sottolineato il valore del dovere e della responsabilità pubblica. In questi giorni diversi analisti mettono in evidenza i valori morali che si sono affermati, sollevando il mondo dei giochi della…
Allunaggi e noviluni
Una strana coincidenza il fatto che Tito Stagno, il telecronista della Rai che nel 1969 portò la luna nelle nostre case, sia morto proprio di Rosh Chodesh, il capomese, il giorno in cui noi ebrei celebriamo il novilunio. Secondo l’esegesi rabbinica quando l'Eterno ordinò a Moshè il precetto del calcolo del tempo gli fece vedere la luna nuova affinché tramandasse…
Parashà di Mishpatìm: “Dei delitti e delle pene” secondo il Maimonide
Questa parashà segue quella di Yitrò nella quale è scritto “Non desiderare la casa del tuo prossimo [...] né alcuna cosa che appartiene al tuo prossimo” (Shemòt, 20:17). R. “Ovadià Sforno (Cesena, 1475-1550, Bologna) commenta che in questa parashà la Torà viene a insegnare il significato di “quello che appartiene al tuo prossimo”. Riguardo a chi si impossessa di cose che non gli appartengono, la Torà specifica…
Tutti i colori di Tu Bishvat, Il Capodanno degli alberi: ecco il ''Seder''
Il calendario ebraico è ricco di festività, che si muovono a loro volta, con le stagioni e l’agricoltura. Tu Bishvat: il Capodanno degli alberi, è tra queste. Un momento in cui nell’ebraismo, di nuovo, le festività abbracciano la natura, celebrandola in tutte le sue forme. La festa cade il 15 del mese ebraico di Shèvat, da cui appunto l’evento prende…