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Ultimo numero Gennaio – Febbraio 2025

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayerà: Non si è malvagi senza essere contro gli ebrei

    Di Donato Grosser

    Nella parashà precedente è raccontato che Lot, nipote di Avraham, aveva deciso di andare ad abitare nella opulenta valle del Giordano nonostante che la Torà testimoni che “....  la gente di Sodoma era scellerata e oltremodo peccatrice contro l’Eterno” (Bereshìt, 13:13).            Rav Joseph Pacifici (Firenze, 1928-2020, Modiin Illit) in Hearòt ve-He’aròt (p. 15) commenta che Lot era ricco, ma la sua ricchezza non gli bastava. Aveva scelto…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Lekh Lekhà: La vita inizia a 75 anni, o no?

    Di Donato Grosser

    La parashà inizia con queste parole:  “E l’Eterno disse ad Avram: vattene dalla tua terra, da dove sei nato e dalla casa di tuo padre, verso la terra che ti mostrerò” (Bereshìt, 12:1). Su questo versetto vi è un midràsh(Bereshìt Rabbà, 39:1) nel quale  r. Yitzchàk afferma: “Questo [midràsh]  è una parabola di una persona che andava da un luogo all’altro [...] e assomiglia a quello…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Noach: La differenza tra gli esseri umani e gli animali

    Di Donato Grosser

    In questa parashà la Torà racconta quali furono i comandamenti che il Creatore diede a Noach dopo il ritorno alla vita normale sulla terra: “E Dio benedisse Noè e i suoi figliuoli, e disse loro: «Prolificate, moltiplicatevi, e riempite la terra [...] [Da ora in poi] potrete mangiare ogni animale vivente; ve li  permetto tutti come i verdi erbaggi, ad eccezione della carne…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Bereshìt: Caino e Abele

    Di Donato Grosser

    Nel suo commento alla Torà (Einei Yisroel, pp. 29-33), rav Israel Belsky (New York, 1938-2016) che fu a capo della yeshivà Torah Vodaas a Brooklyn, afferma che Caino era stato il primo ad avere l’idea di  portare un’offerta al Creatore. Caino errò nel non rendersi conto che la sua “invenzione” era difettosa perché mancava in essa l’elemento del “hiddùr”, abbellimento, e non aveva offerto il…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vezòt Haberakhà: Un atto di vera benevolenza

    Di Donato Grosser

    Moshè rabbènu, il nostro maestro, morì  il 7 del mese di Adàr all’età di 120 anni, nell’anniversario della sua nascita (T.B., Sotà, 12b). Questo giorno è anche usato tradizionalmente per onorare i membri della Chevrà Kadishà, coloro che si occupano della sepoltura dei defunti. Nel Talmud babilonese (Sotà, 14a) è raccontato: “R. Simlai in una sua derashà disse: «La Torà inizia con un atto di benevolenza (ghemilùt…

    Cultura

    “Camminare nel tempo”. Un viaggio nell’ebraismo nel nuovo libro di Rav Roberto Della Rocca

    Di Michelle Zarfati

    Il tempo è sempre stato al centro delle grandi riflessioni intellettuali e filosofiche. Una delle più famose, ad esempio, è quella del filosofo francese Henri Bergson. Secondo il filosofo il nostro modo usuale di concepire il tempo come una successione di istanti della stessa durata, basato sul movimento delle lancette dell’orologio, è il frutto di un’operazione dell’intelletto, che “spazializza” il…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Una scritta in via Pannonia

    Di Rav Riccardo Di Segni

    Via Pannonia è una bella strada romana del quartiere Appio Latino, appena fuori dalle mura aureliane. Da quelle parti abitano alcune famiglie di ebrei; e c’è anche un dato storico: nella Curia Generalizia delle Suore alla fine di quella via (Largo Pannonia 10) si nascosero durante l’occupazione nazista una sessantina di ebrei. I muri chiari dei palazzi vicino a Porta…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Haazìnu: Perché il popolo d’Israele vive per sempre

    Di Donato Grosser

    Nel suo ultimo discorso, Moshè esorta il popolo a seguire le vie dell’Eterno e ad evitare le gravi punizioni se trasgredissero i comandamenti. Il discorso di Moshè termina con parole di consolazione e di speranza: il popolo d’Israele rimarrà sempre in vita perché la sua presenza è indispensabile nonostante le  trasgressioni, che a rigor di legge giustificherebbero la loro dispersione.              Il Nachmanide (Girona, 1194…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Nell'ora di Ne'ilà 5783: il discorso di Rav Riccardo Di Segni

    Di Rav Riccardo Di Segni

    Pubblichiamo di seguito il discorso del Rabbino Capo di Roma Riccardo Shemuel Di Segni pronunciato nell’ora di Nei’la al Tempio Maggiore:Sappiamo tutti quanto drammatico sia stato per New York e per il mondo intero l’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre del 2001. Ci si sarebbe aspettati, anche quest’anno, che nel giorno dell’anniversario il principale giornale di New York, il famoso…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    La storia ebraica e il caro prezzo delle divisioni interne

    Di Sandro Di Castro

    “…Per quale motivo è stato distrutto il secondo Tempio? ....Perché c’era l’odio gratuito (tra fratelli)…” (Talmud Babilonese, Yomà – 9b) Quando mi è stato chiesto di scrivere qualcosa sulla mia esperienza di ferito all’attentato del 9 ottobre 1982, mi sono posto il problema di non voler essere ripetitivo. In questi quarant’anni più volte ho raccontato la mia esperienza e le parole…