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Ultimo numero Gennaio – Febbraio 2025

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayèshev: ”Le mie prigioni”

    Di Donato Grosser

    Mi chiamo Yosef, figlio di Ya’akòv. Sono nato a Charàn nel podere del mio prozio Lavàn. Sono l’undicesimo di dodici fratelli. Quando avevo diciassette anni e accudivo al gregge di famiglia, cercavo di spiegare ai miei fratelli maggiori che mi intendevo di questioni pecorine molto più di loro (Sforno). Mio padre se ne rese conto e mi diede una tunica…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Per un paio di scarpe

    Di Ester Pavoncello

    La vendita di Yosef da parte dei suoi fratelli è una storia emblematica. Triste immaginare il momento in cui dopo averlo gettato in un pozzo, vuoto di acqua, pieno di scorpioni e serpenti, decidono di tirarlo fuori, per venderlo come schiavo. Primo figlio di Rachel, ritenuto un miracolo data la sua sterilità, egli crebbe come un figlio prediletto. Non faceva…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    L’anima vuole servire il Signore

    Di Ester Pavoncello

    È importante capire la grandezza dell’anima e cercare di identificarsi con essa: così riuscirà ad influire secondo la sua vera potenza sull’individuo. L’uomo è composto di anima e corpo. Cosa sia il corpo, ciascuno lo vede, lo percepisce. Cosa sia l’anima, è un grande enigma. I raggi solari, la cui fonte è il sole, sono un esempio: se poniamo un…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayshlàkh: “Non svegliare il can che dorme”

    Di Donato Grosser

    In questa parashà leggiamo che al suo ritorno da Charàn, Ya’akòv venne a sapere che il fratello Esaù, che ventidue anni prima aveva affermato che l’avrebbe ucciso per avergli portato via la benedizione paterna, stava venendo incontro a lui con quattrocento uomini armati. Un vero esercito per quei tempi. Il Nachmanide (Girona, 1194-1270, Acco) nel suo commento a questa parashà…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Rabbia: una sfida spirituale

    Di Ester Pavoncello

    Se non mi arrabbio, le cose non si muovono. Pretendiamo di non arrabbiarci mai? Fa bene trattenersi e tenere tutto dentro? I medici dicono che è dannoso per la salute. È possibile cambiare questa natura? Vediamo cosa insegnano i Maestri, partendo dal presupposto che la missione di ciascuno è migliorarsi. Durante la vita siamo soggetti a sfide difficili, ma possiamo…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayetzè: Da Ya’akov impariamo come sopravvivere nell’esilio

    Di Donato Grosser

    Ya’akòv aveva lavorato presso il suocero Lavàn per vent’anni; quattordici anni per Lea e Rachel, le due figlie di Lavàn, e altri sei anni quando Lavàn aveva insistito che restasse con lui. Lavan gli aveva offerto un contratto di lavoro poco favorevole che, grazie a Dio, si rivelò invece molto favorevole per Ya’akòv. Nella Torà è scritto cosa avvenne in…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Toledòt: Yitzchàk, un modello di dedizione ai figli.

    Di Donato Grosser

    Yitzchàk sposò Rivkà all’età di quaranta anni e Rivkà, secondo il Seder ‘Olam (una cronologia degli eventi biblici composta nel secondo secolo dell’era volgare), ne aveva quattordici. La nascita dei due figli non fu facile. Rivkà non riusciva a concepire e solo dopo tante preghiere ebbe i due gemelli Esaù e Ya’akòv, quando Yitzchàk aveva sessanta anni (Bereshìt, 25:26). Solo…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Chayè Sarà: I Sepolcri ebraici

    Di Donato Grosser

    Sara era morta. Ora Avraham si trovava nella triste necessità di seppellirla, senza avere un cimitero di famiglia. A tale scopo si rivolse ai maggiorenti dei Hittiti che abitavano a Chevron. Egli chiese loro di intercedere presso Efron in modo che gli vendesse la grotta di Machpellà come sepolcro perpetuo per la famiglia (Bereshìt, 23: 6-9). Il Nachmanide (Girona, 1194-1270,…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayerà: Yitzchàk, figlio di genitori anziani

    Di Donato Grosser

    La nascita di Yitzchàk, figlio di Avraham e Sara, fu un evento straordinario. Avraham aveva cent’anni e Sara, novanta. Anche tenendo conto del fatto che la vita dei patriarchi era molto più lunga della nostra, per una donna avere un figlio all’età di novant’anni è una cosa al di fuori del normale. Infatti Sara stessa, che pure visse cento ventisette…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Amsterdam, pogrom 2.0: gli esercizi di memoria alla prova dei fatti

    Di Ariela Piattelli

    Quando nelle piazze della nostra città, subito dopo il 7 ottobre, abbiamo iniziato ad ascoltare slogan come “Intifada pure qua”, “Dal fiume al mare” ed altri ancora, in diverse situazioni ci siamo interrogati su quali sarebbero state le ricadute di quelle minacce. Il tempo, tristemente, ha risposto a tutte le nostre domande, tranne a quella sull’angosciante coltre che incombe sulle…