Yosef, venduto dai fratelli come schiavo, fu acquistato in Egitto da Potifàr. Costui si rese conto delle sue capacità e gli affidò la direzione della sua casa. Yosef fu presso Potifàr solo un anno, ma anche in questo breve periodo fu messo alla prova a causa delle richieste della moglie di Potifàr. Nella Torà è scritto: “Ora, dopo queste cose, la moglie…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
Parashà di Vayshlàkh: Quando la diplomazia serve a evitare la guerra
Al suo ritorno nella terra di Canaan il patriarca Ya’akòv doveva fare i conti con il fratello Esaù che vent’anni prima si era ripromesso di ucciderlo non appena il padre Yitzchàk sarebbe andato a miglior vita. In effetti Yitzchàk era ancora vivo, ma Ya’akòv venne a sapere che il fratello Esaù gli stava venendo incontro con quattrocento uomini armati al…
Parashà di Vayetzè: Il primo negoziato per un contratto di lavoro
Il patriarca Ya’akòv si occupò del gregge del suocero Lavàn per quattordici anni. Nel frattempo Ya’akòv aveva avuto undici figli, l’ultimo di essi Yosef. A questo punto Ya’akòv chiese al suocero Lavàn il permesso di tornare a casa dai suoi genitori. E così disse a Lavàn: “Lasciami andare per tornare a casa mia, nel mio paese. Dammi le mie mogli, per le…
Rav Yigal Cohen, l’influencer della Torah, a Roma per una lezione ai giovani: “Pensate in grande e credete in voi stessi”
Oltre 350 persone hanno partecipato ieri sera al Bet Michael alla lezione per Tiferet Chaim, progetto creato nel febbraio 2022 dal Morè Eitan Della Rocca, di Rav Yigal Cohen, capo del Kollel Yabia Omer di Bnei Brak e uno dei rabbini più apprezzati e seguiti sia in Israele che nella Diaspora. Il rav è considerato da molti “l’influencer della Torah”. I…
Parashà di Toledòt: Vogliamo vivere in una società morale
In questa parashà è raccontato che Yitzchàk fu costretto ad uscire dalla terra di Canaan a causa di una carestia, la seconda dopo quella ai tempi di Avraham. Yitzchàk pensò di andare in Egitto, ma l’Eterno gli disse di fermarsi a Gheràr nel territorio dei filistei. Nonostante la scarsità dell’annata, Yitzchàk prosperò e si arricchì con greggi, mandrie e raccolti della terra. I filistei…
Parashà di Chayè Sarà: Lavàn sapeva comportarsi da galantuomo!
La matriarca Sara era morta. Avraham, rimasto solo, aveva la responsabilità di cercare una moglie adatta al figlio Yitzchàk. A tale scopo inviò il suo fedele servitore a Charàn, dove era rimasto il ramo della famiglia del fratello Nachòr. Arrivato a Charàn nell’ora in cui le ragazze della cittadina venivano alla fonte per attingere acqua, il servitore di Avraham incontrò…
Parashà di Vayerà: Non si è malvagi senza essere contro gli ebrei
Nella parashà precedente è raccontato che Lot, nipote di Avraham, aveva deciso di andare ad abitare nella opulenta valle del Giordano nonostante che la Torà testimoni che “.... la gente di Sodoma era scellerata e oltremodo peccatrice contro l’Eterno” (Bereshìt, 13:13). Rav Joseph Pacifici (Firenze, 1928-2020, Modiin Illit) in Hearòt ve-He’aròt (p. 15) commenta che Lot era ricco, ma la sua ricchezza non gli bastava. Aveva scelto…
Parashà di Lekh Lekhà: La vita inizia a 75 anni, o no?
La parashà inizia con queste parole: “E l’Eterno disse ad Avram: vattene dalla tua terra, da dove sei nato e dalla casa di tuo padre, verso la terra che ti mostrerò” (Bereshìt, 12:1). Su questo versetto vi è un midràsh(Bereshìt Rabbà, 39:1) nel quale r. Yitzchàk afferma: “Questo [midràsh] è una parabola di una persona che andava da un luogo all’altro [...] e assomiglia a quello…
Parashà di Noach: La differenza tra gli esseri umani e gli animali
In questa parashà la Torà racconta quali furono i comandamenti che il Creatore diede a Noach dopo il ritorno alla vita normale sulla terra: “E Dio benedisse Noè e i suoi figliuoli, e disse loro: «Prolificate, moltiplicatevi, e riempite la terra [...] [Da ora in poi] potrete mangiare ogni animale vivente; ve li permetto tutti come i verdi erbaggi, ad eccezione della carne…
Parashà di Bereshìt: Caino e Abele
Nel suo commento alla Torà (Einei Yisroel, pp. 29-33), rav Israel Belsky (New York, 1938-2016) che fu a capo della yeshivà Torah Vodaas a Brooklyn, afferma che Caino era stato il primo ad avere l’idea di portare un’offerta al Creatore. Caino errò nel non rendersi conto che la sua “invenzione” era difettosa perché mancava in essa l’elemento del “hiddùr”, abbellimento, e non aveva offerto il…