Questo è il titolo di una derashà di rav Yosef Shalom Elyashiv su questa parashà. Nella parashà è raccontato che Moshè ricevette la mitzvà di designare sei città come luoghi di rifugio per coloro che avevano commesso un omicidio non intenzionale (shoghèg). Queste città erano destinate ad essere abitate dai Leviti, la cui tribù non aveva ricevuto nessun territorio in Eretz Israel. Colui che commetteva un omicidio doloso era…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
Metaverso e metà decalogo
Il momento in cui l’uomo imparò a usare il fuoco rappresenta una delle svolte decisive nella storia dell’umanità. Il mito greco di Prometeo interpreta la vicenda come un furto agli dei che per questo dettero una terribile punizione al colpevole. Al contrario, nella haggadà, la narrazione rabbinica, il controllo del fuoco è un dono fatto da Hashem ad Adamo quando…
Parashà di Pinechàs: La preghiera per le cose belle della vita
L’ultima parte di questa parashà tratta l’argomento dei korbanòt, le offerte, che si dovevano portare al Bet Ha-Mikdàsh. Questa sezione inizia con il korbàn tamìd, l’offerta quotidiana da portare alla mattina e al pomeriggio, e prosegue elencando i korbanòt da portare nei sabati e nei yamìm tovìm, nei giorni festivi. Nella Torà è scritto in cosa consisteva l’offerta quotidiana: “Preparerai un agnello al mattino e il secondo agnello il…
Verso il digiuno del 17 di Tammuz e Ben HaMetzarim
Il 17 di Tammuz, quest’anno giovedì 6 luglio, è un giorno di lutto per il popolo ebraico e per questo si digiuna, con inizio alle 4.30 (secondo alcuni 3.51) e termine alle 21.21. Questa data ricorda infatti alcuni eventi tristi per il popolo ebraico.In particolare, il Talmud (Taanìt 28b) enumera cinque episodi infausti che accaddero, nel corso dei secoli, proprio…
Parashot di Chukkat e Balak
Parashà di Chukkàt: Le guerre che potevano essere evitate Dopo quasi quarant’anni nel deserto era arrivato il momento di entrare nella Terra Promessa. Il popolo si trovava a Kadèsh, al confine sud-occidentale del paese. La via più diretta passava attraverso il territorio di Edòm, i discendenti di Esaù. L’Eterno aveva proibito al Moshè di condurre il popolo di forza nel territorio degli edomiti con…
Intelligenza artificiale e metaverso, implicazioni etiche e pratiche al centro del Festival Ebraica
Siamo tutti curiosi di scoprire come sarà il mondo tra uno, cinque, dieci anni. Saremo tutti immersi nella realtà virtuale? Frequenteremo quotidianamente il metaverso? Come? Quali sono i pericoli? Quali sono i problemi pratici, educativi, etici del metaverso e dell’intelligenza artificiale? Sapremo distinguere la verità? Che conseguenze avrà il metaverso sull’educazione e la socialità dei più giovani? Proprio questi spunti…
Parashà di Kòrach: La prova del ketòret
Nel trattato Sanhedrin (110a) è raccontato che Yosef nascose tre tesori in Egitto: uno fu scoperto da Kòrach, che diventò immensamente ricco; il secondo fu scoperto dall’imperatore Antonino e il terzo è ancora lì e verrà scoperto nel futuro. R. Mordekhai Hakohen (Safed, 1523-1598, Aleppo) in Siftè Kohèn esamina come avvenne che Kòrach scoprì queto tesoro. A tale scopo egli cita il versetto dove il Santo Benedetto…
Parashà di Shelàkh: Esploratori e spie
In questa parashà viene raccontato cosa avvenne prima, durante e dopo il viaggio dei dodici rappresentanti delle tribù d’Israele inviati da Moshè, su richiesta del popolo, per esplorare la terra di Canaan. Al loro ritorno, dopo quaranta giorni, essi vennero da Moshè e da Aharon e da tutta l’assemblea d’Israele: “Gli raccontarono e dissero: Siamo arrivati nel paese dove ci avevi mandato ed…
Parashà di Beha’alotekhà: Quali sono i momenti di crisi?
Questa parashà descrive la mitzvà data a Moshè di fabbricare due trombe d’argento. Lo scopo delle trombe era molteplice. Il primo motivo per dover disporre di due trombe d’argento è spiegato all’inizio del decimo capitolo dove è scritto: “L’Eterno parlò ancora a Moshè, dicendo: Fatti due trombe d’argento; le farai d’argento battuto; ti serviranno per convocare la comunità e per far partire gli accampamenti” (Bemidbàr,…
Parashà di Nassò: Fate un argine alla Torà
Nella parashà sono elencate le mitzvòt del nazireo (nazìr). Il nazìr faceva voto di astenersi dal vino per un mese. E non doveva astenersi solo dal vino. Nella Torà è scritto: “Si astenga dal vino giovane e dal vino invecchiato; non beva aceto di vino giovane e aceto di vino invecchiato, non beva infuso d’uva né mangi uva fresca o secca. Per tutta la durata del…