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Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Cosa si celebra a Lag Ba’omer?

    Di Donato Grosser

    Nel Tamud babilonese (Yevamòt, 62b) è raccontato: “Disse r. Akivà: se uno ha studiato Torà da giovane, la studi anche da vecchio; se ha avuto discepoli da giovane, ne abbia anche da vecchio, come è detto: "Semina di mattina, ecc.". [Così fece r. Akivà sul quale è raccontato che] aveva dodicimila coppie di discepoli nel territorio da Gevat ad Antipatris…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Emòr: ’Omer e conteggio del ’Omer

    Di Donato Grosser

    Nella parashà è scritto: “L’Eterno parlo con Moshè e gli disse: Parla ai figli d’Israele e dirai a loro: Quando sarete entrati nel paese che vi do e ne mieterete il suo raccolto, dovrete portare al kohèn la misura di un ‘omerdella prima mietitura. Il kohèn lo presenterà nel modo prescritto [nel Bet Ha–Mikdàsh] davanti all’Eterno affinché vi renda graditi; lo farà nel giorno successivo al Yom Tov” (Vaykrà,…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Kedoshìm: I bei tempi quando si era disonesti nella sinagoga!

    Di Donato Grosser

    In questa parashà è scritto: “Non commettete iniquità nella giustizia, nelle misure di lunghezza, nelle misure di peso e nelle misure di capacità: dovrete avere bilance eque, pesi equi, efà equa (l’efà è una misura di capacità per solidi) e hin equo (il hin è una misura di capacita per liquidi). Io sono l’Eterno vostro Dio che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto” (Vaykrà, 19:36-37). Nel Midràsh Sifrà (84) i…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Acharè Mot: Chi è adatto a fare l’ufficiante nel giorno di Kippur?

    Di Donato Grosser

    La prima parte di questa parashà (Vaykrà, 16: 1-34) è dedicata alla descrizione del servizio che il  Kohèn Gadòl doveva fare nel Miskhàn (e poi a Gerusalemme nel Bet Ha-Mikdàsh) nel giorno di Kippur. In questo giorno il Kohèn Gadòl doveva confessare i peccati suoi e della sua famiglia, quelli degli altri kohanìm e quelli di tutto il popolo d’Israele. In quel giorno poteva e doveva anche entrare nel Kòdesh Ha-Kodashìm, la…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Ki Tazrìa: L’ottavo giorno

    Di Donato Grosser

    R. Joseph Pacifici (Firenze, 1928-2021, Modiin Illit) in Hearòt ve-He’aròt (p. 122) commenta il versetto di questa parashà nel quale è scritto che la milà deve essere fatta nell’ottavo giorno (Vaykrà, 12:3). Questo significa che la milà non può essere fatta prima dell’ottavo giorno. E se per qualche motivo non può essere fatta nell’ottavo giorno è mitzvà  farla quando si può, anche se la…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Sheminì: Fiaschi nuovi ma senza buon vino

    Di Donato Grosser

    In questa parashà, la Torà descrive cosa avvenne nell’ottavo giorno dopo i sette giorni dell’inaugurazione del Mishkàn e dell’investitura dei kohanìm.  Era anche il capo mese di Nissàn ed era destinato ad essere un giorno di celebrazione e di festa. Fu invece un giorno di lutto per tutto il popolo. Dopo che Aharon e i suoi figli ebbero eseguito gli ordini…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    La ricerca interiore nella sera di Pèsach

    Di Donato Grosser

    Rav Yosef Shalom Elyashiv (Lituania, 1910-2012, Gerusalemme), in Divrè Aggadà (p. 482) intitola una sua derashà su Pèsach “Il ricordo del passato e la ricerca interiore nella sera di Pèsach”.  In ogni generazione siamo obbligati a vedere noi stessi come se fossimo usciti dall’Egitto, a ricordare il passato e come siamo arrivati alla notte di Pèsach.             Re Davide dopo aver sconfitto i nemici e portato pace al suo regno scrisse nel  libro…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Pesach, l’obbligo di mangiare matzà e la misura delle olive

    Di Donato Grosser

    I nostri antenati apparentemente non avevano grandi difficoltà quando dovevano osservare la mitzvà di mangiare matzà. I Maestri hanno stabilito che per uscire d’obbligo bisogna consumare la misura di un’oliva e tutti sapevano cos’era un’oliva. Negli ultimi anni sono stati pubblicati articoli e anche un libro per spiegare cosa sia la misura di un’oliva, in ebraico ka-zait.   Nello Shulchàn ‘Arùkh, nella sezione…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Pesach 5783

    Di Rav Riccardo Di Segni

    “Per noi è meglio servire l’Egitto che morire nel deserto” (Shemot 14:12). Questa era la voce di protesta che si alzò da qualcuno del popolo contro Mosè, in un momento di grave crisi, appena usciti dall’Egitto, con l’esercito del Faraone alle spalle e il mare davanti che sembrava una barriera invalicabile. In quel momento bisognava scegliere tra la schiavitù e…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Tzav: Il nostro Bet ha-Mikdàsh virtuale

    Di Donato Grosser

    La parashà si apre con queste parole: “L’Eterno parlò a Moshè dicendogli: Tzav, da’ ordini ad Aharon e ai suoi figli dicendo loro così: Questa è la legge della ‘olà [l’olocausto, il sacrificio che andava fatto totalmente ardere sul mizbèach]; la ‘olà rimarrà sulla pira che si trova in mezzo al mizbèach tutta la notte fino al mattino. Così il fuoco del mizbèach verrà mantenuto acceso su di esso” (Vaykrà,…