Pubblichiamo di seguito il discorso del Rabbino Capo di Roma Riccardo Shemuel Di Segni pronunciato nell’ora di Nei’la al Tempio Maggiore:Ho letto una storia raccontata a un giornalista israeliano da un importante palestinese che un tempo era detenuto nelle carceri israeliane. A Pesach, e il palestinese sapeva che era Pesach e quali sono le regole da rispettare, vide il suo…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
16 ottobre e guerra del Kippur: anniversari, memoria e calendario ebraico
L’anno 5784 si apre con due importanti anniversari a cifra tonda. Quello che ricorda un avvenimento relativamente più recente (ma sono già 50 anni, mezzo secolo!) è la guerra del Kippùr. Dopo la cocente sconfitta del 1967, le nazioni arabe cercarono una rivincita e dopo sei anni scatenarono un’offensiva travolgendo le linee israeliane che si erano attestate nella riva occidentale…
Il suono dello shofar, momento culminante della giornata di Kippur. Intervista a Rav Alberto Funaro
Ogni anno a Yom Kippur, così come in altre occasioni, in ogni sinagoga si ascolta il suono dello shofar. Uno strumento dalle origini antiche e che rappresenta un simbolo dell’ebraismo. Per scoprirne significati e tradizioni, Shalom ha intervistato Rav Alberto Funaro, che ne è un grande conoscitore e suonatore. Perché si suona lo shofar?Il suono dello shofar alla conclusione di Kippur…
Parashà di Haazìnu: Tutte le Sue azioni sono giuste
Questa è la penultima parashà della Torà e capita di frequente che venga letta nel sabato denominato Shabbàt Teshuvà, il sabato del pentimento, che cade tra Rosh Ha-Shanà e Kippur. Ed è proprio per questo motivo che viene letta in questo sabato. Il Maimonide (Cordova, 1138-1204, Il Cairo) nel Mishnè Torà (Hilkhòt Tefillà, 13: 5) scrive: "Tutti coloro che salgono a leggere la Torà iniziano (la lettura) con un argomento buono…
Pubblicata la traduzione del trattato "Mo'èd Qatàn" del Talmud
È da pochi giorni uscito in libreria per la Casa Editrice Giuntina il nuovo trattato del Talmud Babilonese "Mo'èd Qatàn", tradotto in italiano con "Giorno semifestivo". Il Progetto Talmud che sta portando avanti l'intera traduzione del Talmud arriva con questo volume al nono trattato pubblicato. Di seguito pubblichiamo l'introduzione del curatore rav Michael Ascoli. Mo‘èd Qatàn, l’espressione che dà il titolo…
I dieci giorni tra Rosh Ha-Shanà e Kippur: “Sospesi e in piedi”
I nostri Maestri nel Talmud babilonese (Rosh Ha-Shanà, 16b) trattano l’argomento dei dieci giorni tra Rosh Ha-Shanà e Kippur con queste parole: “Disse rabbi Kruspedai a nome di rabbi Yochanan: tre libri vengono aperti a Rosh ha-Shanà: uno dei malvagi completi, uno dei giusti completi e uno delle persone intermedie. I giusti completi vengono scritti e confermati subito a rimanere in vita; i…
Rosh Ha-Shanà 5784: ''Non, Je Ne Regrette Rien''
Questo è il titolo di una famosa canzone francese: “Non ho nessun rincrescimento”. È una frase che nessun ebreo può mai dire. R. Joseph Beer Soloveitchik (Belarus, 1903-1993, Boston) diceva che l’uomo è per definizione un peccatore. Se vogliamo fare teshuvà e cambiare strada, è quindi necessario e doveroso essere “sorry” e avere “regrets” per cose che abbiamo fatto o che non abbiamo fatto…
Parashà di Nitzavìm: “La mala oppinione”
Moshè radunò tutto il popolo e disse loro che erano venuti lì tutti insieme “Per accettare il patto dell’Eterno tuo Dio e il giuramento che fa con te oggi. Egli ti costituisce oggi come Suo popolo e sarà tuo Dio, come ti disse e come giurò ai tuoi padri, ad Avraham, a Yitzchàk e a Ya’akòv. E non solo con voi io…
Parashà di Ki Tavò: Dove sono oggi i leviti?
Questa parashà inizia con la mitzvà di portare di anno in anno le primizie al Bet Ha-Mikdàsh a Gerusalemme (Devarìm, 26: 1-2) e prosegue con la mitzvà di dare la decima ai poveri, orfani e vedove, nel terzo anno e nel sesto anno del ciclo di sette anni. Ogni anno vi era la mitzvà di dare la terumà (in media un cinquantesimo del raccolto) al kohèn e poi la prima decima al levita. Una seconda decima…
Parashà di Ki Tetzè: Come trattare i dipendenti
In questa parashà la Torà insegna che i dipendenti vanno pagati in tempo, con queste parole: “Non trattenere il salario dovuto al tuo dipendente povero o bisognoso, sia lui uno dei tuoi fratelli [israeliti] o uno straniero che risiede nella tua terra e in una delle tue città. Lo dovrai pagare nello stesso giorno in cui è dovuto prima del tramonto del…