Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Nell’ora di Ne‘ilà 5784: il discorso del Rabbino Capo Riccardo Di Segni

    Di Rav Riccardo Di Segni

    Pubblichiamo di seguito il discorso del Rabbino Capo di Roma Riccardo Shemuel Di Segni pronunciato nell’ora di Nei’la al Tempio Maggiore:Ho letto una storia raccontata a un giornalista israeliano da un importante palestinese che un tempo era detenuto nelle carceri israeliane. A Pesach, e il palestinese sapeva che era Pesach e quali sono le regole da rispettare, vide il suo…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    16 ottobre e guerra del Kippur: anniversari, memoria e calendario ebraico

    Di Rav Riccardo Di Segni

    L’anno 5784 si apre con due importanti anniversari a cifra tonda. Quello che ricorda un avvenimento relativamente più recente (ma sono già 50 anni, mezzo secolo!) è la guerra del Kippùr. Dopo la cocente sconfitta del 1967, le nazioni arabe cercarono una rivincita e dopo sei anni scatenarono un’offensiva travolgendo le linee israeliane che si erano attestate nella riva occidentale…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Il suono dello shofar, momento culminante della giornata di Kippur. Intervista a Rav Alberto Funaro

    Di Sarah Tagliacozzo

    Ogni anno a Yom Kippur, così come in altre occasioni, in ogni sinagoga si ascolta il suono dello shofar. Uno strumento dalle origini antiche e che rappresenta un simbolo dell’ebraismo. Per scoprirne significati e tradizioni, Shalom ha intervistato Rav Alberto Funaro, che ne è un grande conoscitore e suonatore. Perché si suona lo shofar?Il suono dello shofar alla conclusione di Kippur…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Haazìnu: Tutte le Sue azioni sono giuste

    Di Donato Grosser

    Questa è la penultima parashà della Torà e capita di frequente che venga letta nel sabato denominato Shabbàt Teshuvà, il sabato del pentimento, che cade tra Rosh Ha-Shanà e Kippur.  Ed è proprio per questo motivo che viene letta in questo sabato.             Il Maimonide (Cordova, 1138-1204, Il Cairo) nel Mishnè Torà (Hilkhòt Tefillà, 13: 5) scrive: "Tutti coloro che salgono a leggere la Torà iniziano (la lettura) con un argomento buono…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Pubblicata la traduzione del trattato "Mo'èd Qatàn" del Talmud

    Di Redazione

    È da pochi giorni uscito in libreria per la Casa Editrice Giuntina il nuovo trattato del Talmud Babilonese "Mo'èd Qatàn", tradotto in italiano con "Giorno semifestivo". Il Progetto Talmud che sta portando avanti l'intera traduzione del Talmud arriva con questo volume al nono trattato pubblicato. Di seguito pubblichiamo l'introduzione del curatore rav Michael Ascoli. Mo‘èd Qatàn, l’espressione che dà il titolo…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    I dieci giorni tra Rosh Ha-Shanà e Kippur: “Sospesi e in piedi”

    Di Donato Grosser

    I nostri Maestri nel Talmud babilonese (Rosh Ha-Shanà, 16b) trattano l’argomento dei dieci giorni tra Rosh Ha-Shanà e Kippur con queste parole: “Disse rabbi Kruspedai a nome di rabbi Yochanan: tre libri vengono aperti a Rosh ha-Shanà: uno dei malvagi completi, uno dei giusti completi e uno delle persone intermedie. I giusti completi vengono scritti e confermati subito a rimanere in vita; i…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Rosh Ha-Shanà 5784: ''Non, Je Ne Regrette Rien''

    Di Donato Grosser

    Questo è il titolo di una famosa canzone francese: “Non ho nessun rincrescimento”. È una frase che nessun ebreo può mai dire. R. Joseph Beer Soloveitchik (Belarus, 1903-1993, Boston) diceva che l’uomo è per definizione un peccatore. Se vogliamo fare teshuvà e cambiare strada, è quindi necessario e doveroso essere “sorry” e avere “regrets” per cose che abbiamo fatto o che non abbiamo fatto…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Nitzavìm: “La mala oppinione”

    Di Donato Grosser

    Moshè radunò tutto  il popolo e disse loro che erano venuti lì tutti insieme “Per accettare il patto dell’Eterno tuo Dio e il giuramento che fa con te oggi. Egli ti costituisce oggi come Suo popolo e sarà tuo Dio, come ti disse e come giurò ai tuoi padri, ad Avraham, a Yitzchàk e a Ya’akòv. E non solo con voi io…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Ki Tavò: Dove sono oggi i leviti?

    Di Donato Grosser

    Questa parashà inizia con la mitzvà di portare di anno in anno le primizie al Bet Ha-Mikdàsh a Gerusalemme (Devarìm, 26: 1-2) e prosegue con la mitzvà  di dare la decima ai poveri, orfani e vedove, nel terzo anno e nel sesto anno del ciclo di sette anni.             Ogni anno vi era la mitzvà di dare la terumà (in media un cinquantesimo del raccolto) al kohèn e poi la prima decima al levita. Una seconda decima…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Ki Tetzè: Come trattare i dipendenti

    Di Donato Grosser

    In questa parashà la Torà insegna che i dipendenti vanno pagati in tempo, con queste parole: “Non trattenere il salario dovuto al tuo dipendente povero o bisognoso, sia lui uno dei tuoi fratelli [israeliti] o uno straniero che risiede nella tua terra e in una delle tue città. Lo dovrai pagare nello stesso giorno in cui è dovuto prima del tramonto del…