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Ultimo numero Novembre – Dicembre 2025

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Un lume di Chanuccà troppo alto non serve per compiere la Mitzvà

    Di Rav Roberto Colombo

    La festa di Chanuccà capita sempre durante il periodo in cui in tutti i Templi si leggono i passi che raccontano il difficile rapporto tra Yosèf e i fratelli, un rapporto famigliare che si concluderà con la vendita dell’amato figlio di Yaakòv. Il Talmùd, seppure in modo non esplicito, ritiene che vi possa essere un legame tra la festa di…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayèshev: I sogni di Yosef erano profetici

    Di Donato Grosser

    Nella parashà è raccontato che Yosef ebbe due sogni: “Giuseppe ebbe un (primo) sogno, e lo raccontò ai suoi fratelli; e questi l’odiarono più che mai. Egli disse loro: Udite, vi prego, il sogno che ho fatto.  Noi stavamo legando dei covoni in mezzo ai campi, quand’ecco che il mio covone si levò su e si tenne ritto; ed ecco…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    La festa di Chanukah è famosa come Laura Pausini

    Di Rav Pierpaolo Pinhas Punturello

    In questi giorni so che non sono l'unico che ha controllato il proprio profilo spotify per scoprire la sua età musicale e secondo l'algoritmo delle mie scelte musicali ho scoperto di avere più di 70 anni. Devo dire che la cosa non mi ha stupito...sono cresciuto in una casa dove sono il figlio più giovane, quindi la mia educazione musicale…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayshla’kh: Un modello di diplomazia

    Di Donato Grosser

    “Ya’akov mandò davanti a sé dei messi a Esaù suo fratello, nel paese di Seir, nella campagna di Edom. E dette loro quest’ordine: Direte così ad Esaù, mio signore: Così dice il tuo servo Ya’akov:  ho soggiornato presso Lavan, e vi sono rimasto fino ad ora;  ho buoi, asini, pecore, servi e serve; e lo mando a dire al mio…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    L’uscita di Yaakov da Beer Sheva e da via Krochmalna

    Di Rav Pierpaolo Pinhas Punturello

    Alla fine di agosto ho passeggiato in via Krochmalna a Varsavia, dove aveva vissuto, fino al 1935, lo scrittore Premio Nobel per la letteratura Isaac Bashevis Singer. Mia moglie dice che se non leggo o rileggo un libro di Singer al mese, non sono in pace con la mia identità. E forse ha ragione. Camminare per via Krochmalna è stata…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayetzè: In ogni generazione ci odiano senza ragione

    Di Donato Grosser

    Nella Haggadà di Pèsach (A cura di rav Reuven Bonfil, Editrice Fondazione Sally Mayer, Milano, 1962) leggiamo il passo nel quale è detto: “La promessa che è stata mantenuta per i nostri padri lo sarà anche per noi: poiché non uno solo si levò contro di noi [per distruggerci] ma in ogni generazione si levano contro di noi per distruggerci;…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Toledot: Gemelli e primogeniti

    Di Donato Grosser

    Dopo vent’anni dal matrimonio Yitzchak e Rivkà riuscirono finalmente ad avere dei bambini. La gravidanza non era stata facile perché, con sorpresa della madre, era rimasta incinta con due gemelli che “si urtavano nel ventre” (Bereshìt, 25:22). Dopo i mesi della gravidanza nacquero due gemelli: “Il primo che uscì era rosso, tutto come una pelliccia e lo chiamarono Esau. Poi…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Chayè Sarà: Il messaggio universale di Avraham

    Di Donato Grosser

    Sara, la moglie di Avraham morì a Chevron all’età di centoventisette anni. Ora era compito di Avraham di seppellirla. A tale scopo si rivolse ai Chittiti che abitavano quella città: “Datemi la proprietà di un sepolcro in mezzo a voi, perché io possa portar via il morto e seppellirlo. Allora gli Chittiti risposero ad Avraham dicendogli: Ascolta noi, piuttosto, signore.…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayerà: Avraham voleva salvare le città e i loro giusti, non i peccatori

    Di Donato Grosser

    Nella parashà si assiste a un dialogo tra Avraham e l’Eterno. È un negoziato nel quale Avraham prega l’Eterno di salvare Sodoma, Gomorra e le tre altre città se vi sarà un numero sufficiente di persone giuste. Avraham inizia con cinquanta giusti e scende a dieci. Ma in queste città non vi sono neppure dieci giusti per salvarle dalla punizione…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Lekh Lekhà: Nessun ebreo va abbandonato

    Di Donato Grosser

    L’Eterno comandò ad Avraham di lasciare la patria e la famiglia. All’inizio non gli disse dove andare: “l’Eterno disse ad Avraham: Vattene dal tuo paese e dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò;  e io farò di te una grande nazione e ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu…