Enorme
indignazione da parte della comunità ebraica lituana, per il progetto della
città di Šiauliai di costruire una pista ciclabile in un’area in cui furono
assassinati migliaia di ebrei da nazisti e soldati lituani durante la Shoah.
“Sono
molto scioccato. Non è abbastanza che la nostra gente sia stata assassinata su
questa terra?” ha detto Kalev Krelin, membro della Conferenza dei rabbini
europei e Rabbino capo della Lituania, che ha visitato il sito nel fine
settimana, riuscendo a fermare temporaneamente i lavori e chiedendo il ricalcolo
del percorso.
La
vicesindaco Simona Potalan ha tenuto una riunione di emergenza con le autorità
competenti, tra cui i membri del dipartimento per la conservazione dei siti
storici, annunciando in seguito che il tracciato sarebbe stato deviato ed il
piano aggiornato entro un mese. Non solo, è stato deciso inoltre di rinnovare
la piccola insegna al memoriale e di segnarne i confini per evitare che simili
problemi possano verificarsi in futuro.
Un
simile evento è già accaduto all’inizio di quest’anno. Il governo ha
abbandonato la costruzione di un centro conferenze su un ex-cimitero ebraico di
Vilna, senza però citare come motivo la preoccupazione per l’integrità della
memoria dei sepolti.
“È
triste che siamo dovuti intervenire per prevenire la grave profanazione degli
ebrei assassinati – ha detto Rav Krelin – Sono ancora molto turbato. Nonostante
sapessero che luogo fosse hanno comunque deciso di costruirci la pista
ciclabile. Siamo riusciti a fermare la costruzione, ma questo è solo
l’inizio”.