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    EUROPA

    La lottatrice Amit Elor, figlia di immigrati israeliani, conquista l’oro olimpico

    Martedì la lottatrice statunitense Amit Elor, figlia di immigrati israeliani, ha vinto la medaglia d’oro, che l’ha decretata campionessa olimpica nella lotta libera a 68 kg, nonché la più giovane americana a conquistare l’oro olimpico.
    “Ringrazio tutti gli israeliani per il supporto e l’affetto. Ricevo molti messaggi dalle persone che sono in Israele. Questa è la mia seconda casa. Penso a voi quando combatto e quando non lo faccio”, ha detto Elor su Channel 5.
    Imbattuta da cinque anni, campionessa del mondo in carica, alle Olimpiadi di Parigi in finale la ventenne lottatrice statunitense ha sconfitto per 3-0 la kirghisa Meerim Zhumanazarova, medaglia di bronzo a Tokyo 2022.
    Nata a Walnut Creek, in California, Elor è nipote di sopravvissuti alla Shoah, che si trasferirono nello Stato ebraico. Ha dovuto affrontare non solo antisemitismo online e minacce di morte fin dal massacro di Hamas del 7 ottobre, ma anche due tragedie personali: la perdita del fratello nel 2018 e del padre nel 2022. È la più giovane di una famiglia di sei fratelli. Il resto dei suoi parenti vive ancora oggi in Israele e l’ebraico è la sua prima lingua.
    “Sono rimasta scioccata dal brutale attacco di Hamas del 7 ottobre e profondamente rattristata e preoccupata per tutto ciò che è seguito. – ha detto Elor a Ynet – L’enorme dolore, la sofferenza e la perdita sono insopportabili. Se il mio wrestling alle Olimpiadi può portare anche solo un po’ di gioia in Israele, renderà tutto il duro lavoro e i sacrifici degni di essere vissuti e ancora più speciali. Sono un’americana che lotta con orgoglio per gli Stati Uniti, ma nel mio cuore sto lottando anche per Israele”.

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