Durante la partita di Champions League tra Chelsea e Juventus, disputata allo Stamford Bridge martedì scorso, una delegazione dell’Associazione Ebraica Europea (EJA) ha consegnato il prestigioso King David Award al presidente del team bianco-blu, Bruce Buck, come risultato della campagna “Say No to Antisemitism” finanziata dal patron del club, Roman Abramovich. È la prima volta che il premio viene assegnato nell’ambito dello sport.
Lanciata nel 2018 per sensibilizzare ed educare i giocatori, il personale, i fan e la comunità in generale sull’antisemitismo, l’iniziativa fa parte del progetto “Building Bridges” del Chelsea per promuovere l’uguaglianza e celebrare le diversità.
“Lo sport tira fuori il meglio dalle persone, ma purtroppo può anche tirarne fuori il peggio. Alcuni dei più gravi esempi di antisemitismo si manifestano spesso sugli spalti degli stadi di calcio – ha detto il rabbino Menachem Margolin, presidente EJA – Il Chelsea, ovviamente, non ha fatto eccezione a questa regola ma, a differenza di altri, ha deciso di fare qualcosa al riguardo. Consegnare loro questo premio, a nome delle numerose comunità in tutta Europa che rappresentiamo, è il minimo che possiamo fare per riconoscere il cambiamento che hanno avviato”.
Il presidente Bruce Buck, che ha ricevuto il premio a nome del club, ha risposto: “Siamo onorati di essere stati premiati del King David Award. Da quando il proprietario Abramovich ha avviato la campagna contro l’antisemitismo, ci siamo impegnati a lavorare con le organizzazioni ebraiche a livello nazionale e internazionale per aiutare a eliminare l’odio antiebraico dalle nostre società. Continueremo a utilizzare le nostre piattaforme globali per combattere questa e tutte le altre forme di discriminazione”.