La famosa scultura in bronzo
“Trains to Life – Trains to Death” di Frank Meisler, creata a Berlino
in memoria dei 10.000 bambini sopravvissuti alla Shoah grazie ai
Kindertransport e di quelli uccisi dai nazisti, è stata vandalizzata con dei
graffiti. Gli autori del gesto hanno deturpato le statue raffiguranti i
bambini, coprendo loro gli occhi in modo grottesco e degradando le sculture.
Tra i graffiti, anche un’incisione che ricorda una moschea sul petto di un
bambino e su una delle valigie.
La polizia sta indagando
sull’accaduto, che si ritiene sia stato compiuto da coloro che erano coinvolti
in una manifestazione pro palestinese organizzata alla vigilia di Capodanno
proprio vicino al monumento. Nonostante le manifestazioni anti-israeliane fossero
state vietate dalle autorità tedesche durante il periodo festivo, i
manifestanti si sono radunati illegalmente.
Revital Yakhin Krakowski,
vicedirettore generale dell’International March of the Living ha commentato
l’episodio antisemita. “Il monumento non è stato vandalizzato per caso, è stato
un atto volto a indebolire lo spirito ebraico, danneggiando i simboli più
importanti per noi” ha affermato al Canale 12 israeliano. “Esiste un chiaro
collegamento tra la negazione della Shoah e la negazione degli atti di
terrorismo del 7 ottobre” ha aggiunto.
“In quanto organizzazione
nazionale che rappresenta e si prende cura dei sopravvissuti e dei rifugiati
della Shoah, siamo disgustati dal fatto che questo monumento toccante e caro,
sia stato profanato” ha affermato in una nota l’Associazione dei rifugiati
ebrei (AJR).
Karen Pollock, amministratore
delegato dell’Holocaust Educational Trust, ha sottolineato: “Attualmente stiamo
assistendo all’abuso e alla distorsione della Shoah”.