Il
Memoriale della Shoah di Parigi, dedicato ai duecentomila deportati dalla
Francia nei campi di concentramento e di sterminio nazisti, è stato deturpato
lo scorso giovedì.
Secondo i
rapporti della polizia locale i manifestanti che hanno vandalizzato il sito
intendevano attaccare la polizia per la presunta morte del diciassettenne
algerino Nahel, avvenuta invece martedì. Quella di sabato è stata un’altra
notte di guerriglia, con cortei, saccheggi e scontri tra manifestanti e
polizia.
Il sito
commemorativo nel sobborgo parigino di Nanterre, è stato deturpato proprio nel
bel mezzo della grande ondata di proteste anti-polizia.
Le riprese
video dell’incidente di giovedì mostrano rivoltosi che gridano e scrivono
slogan anti-polizia sul muro del memoriale.
“Sosteniamo
il governo francese nella sua lotta contro il flagello
dell’antisemitismo”, ha detto domenica il primo ministro israeliano
Benjamin Netanyahu. “Il governo israeliano vede con preoccupazione le
manifestazioni e le ondate di antisemitismo che travolgono la Francia.
Assistiamo agli attacchi contro obiettivi ebraici e condanniamo questi tutto
questo” ha detto Netanyahu durante la riunione settimanale di gabinetto.
Il gesto non
ha lasciato indifferenti anche i leader ebraici.
“Il
vandalismo al memoriale della Shoah a
Parigi da parte di rivoltosi è un atto orribile che nessuna persona può
accettare. Non accetteremo nessuna forma di antisemitismo contro gli ebrei.
Dopo la mia visita in Francia la scorsa settimana, sono in costante contatto
con i leader della comunità ebraica del Paese e sono preoccupato a causa degli
eventi avvenuti questi giorni” ha aggiunto il ministro israeliano
dell’immigrazione e dell’integrazione Ofir Sofer.
“Il
vandalismo di questo monumento profana la memoria delle vittime dei nazisti.
Tra i disordini sociali che attualmente agitano la Francia, i memoriali della
Shoah devono essere rispettati e protetti”, ha condiviso invece il Combat
Antisemitism Movement.