“Sporco
ebreo, ti soffocheremo con il gas come fecero con gli ebrei”. Sono le parole
intimate da due quattordicenni che ad Essonnes, sud di Parigi, hanno aggredito
verbalmente e fisicamente un ragazzo ebreo di undici anni dopo l’uscita da
scuola.
Secondo
un resoconto del tribunale, la vittima stava tornando a casa quando i due
individui gli si sono avvicinati chiedendogli se fosse ebreo. Dopo la conferma,
è scattato l’attacco in cui i colpevoli hanno tentato di soffocarlo – come
“nelle camere a gas” – mettendogli le mani sulla bocca per poi costringerlo ad
arrendersi. Una volta sbattuto a terra, i due hanno completato il tutto
riproducendo i saluti nazisti.
L’aggressione,
avvenuta a settembre e rivelata ora dal quotidiano Le Parisien, si è ripetuta
per una settimana prima che la giovane vittima riferisse tutto ai genitori, che
hanno poi provveduto a formulare la denuncia.
I
due quattordicenni, finora incensurati, sono adesso accusati di reati legati
alla violenza antisemita. Da quanto emerge, durante l’interrogatorio uno di
loro ha negato di sapere cosa fosse un saluto nazista, mentre l’altro ha
ammesso di aver compreso il gesto. Uno dei loro avvocati ha suggerito che la
coppia fosse stata influenzata da un videogioco violento.