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    EUROPA

    Berlino: dove i bruciarono libri, oggi con la realtà virtuale viene proiettato il massacro del 7 ottobre

    La Babelplatz di Berlino si è trasforma in una Piazza degli Ostaggi dove, con l’uso della realtà virtuale, i visitatori vengono trasportati al confine di Gaza il 7 ottobre del 2023 per vedere, ascoltare e sentire ciò che le vittime delle atrocità hanno subito. Così, mentre l’antisemitismo risorge in tutto il mondo, a Berlino si può vedere la crudeltà di quella terribile mattina con i propri occhi, secondo quanto spiegato dagli organizzatori del progetto.
    Un palco posto tra decine di sedie vuote, coperte solo con le fotografie degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza, è come appare l’allestimento al centro della storica piazza berlinese. Agli avventori viene poi dato un visore per la realtà virtuale. Da quel momento si viene trasportati al Nova Festival, dove i festaioli ballano nei campi aperti vicino al Kibbutz Reim. All’improvviso la musica viene interrotta dalle sirene dei razzi. Si vedono uomini mascherati avvicinarsi, ci sono spari, urla e sangue. Ragazzi e ragazze, uomini e donne che fino a pochi secondi prima ballavano allegramente al ritmo della musica, ora corrono terrorizzati, cercando freneticamente di trovare un posto dove nascondersi, mentre i terroristi li circondano e aprono il fuoco.
    Una donna che ha sperimentato l’esperienza con il visore ha commentato: “Non sapevo che fosse così. Gli eventi del massacro di Hamas del 7 ottobre non possono essere solo una discussione interna israeliana. Dobbiamo assicurarci che questo sia visto e ascoltato in tutto il mondo”, dice Omer Zimmerman, capo dell’organizzazione no-profit ISRAEL, un gruppo di difesa che ha accettato la sfida di combattere il sentimento antisraeliano e migliorare l’immagine dello Stato ebraico a livello globale. “Abbiamo preparato cinque storie di eroismo e sopravvivenza”, dice Omer Zimmerman. “Abbiamo realizzato alcune clip che consentono agli spettatori di sentirsi come se stessero partecipando agli eventi dell’ottobre del 2023- ha aggiunto – Le persone in questa maniera posso assistere ai rapimenti dalle comunità di confine, alle battaglie con i terroristi e vengono persino portati nelle deturpate dove i terroristi hanno commesso le peggiori atrocità massacrando i residenti”. Zimmerman ha aggiunto che ci sono due versioni per ogni storia, una più semplice da guardare, e una più simile a quanto è davvero accaduto.
    “Il legame speciale che i tedeschi hanno con Israele non è solo a causa della loro storia. È anche a causa del pericolo per gli ebrei e gli israeliani per le strade di Berlino e di tutta la Germania, oggi. È di fondamentale importanza mostrare alla gente che la narrativa filo-palestinese che è stata diffusa a Berlino su Israele e gli israeliani è falsa” ha commentato Julia Schmidt, un’attivista tedesca filo-israeliana che ha preso parte all’iniziativa.
    La scelta del luogo, ovvero Babelplatz per ospitare l’evento non è stata casuale. In quella piazza, nel 1933, i nazisti bruciarono oltre 20.000 libri che ritenevano contrari allo spirito tedesco. Al suo centro, l’artista israeliano Micha Ulman ha costruito una camera sotterranea che mostra una biblioteca vuota. “Collocare la piazza degli ostaggi di Berlino a Babelplatz è un avvertimento che ciò che era vero nel 1933 è vero oggi, dopo il drammatico aumento dell’antisemitismo in tutto il mondo”, spiegano gli organizzatori. Nella piazza stato poi costruito un tunnel per mostrare le condizioni in cui sono tenuti gli ostaggi, una struttura con una clessidra mostra il tempo che sta per scadere per gli ostaggi e alcune sedie vuote rappresentano coloro che sono ancora prigionieri nelle mani di Hamas. “C’è ancora chi in Germania nega il massacro”, dice Schmidt. “La gente deve vedere con i propri occhi la crudeltà di cui stiamo parlando”.

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