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    EUROPA

    Amico di Israele e della comunità ebraica: ecco Keir Starmer, il prossimo premier britannico

    A seguito della schiacciante vittoria dei laburisti nelle elezioni parlamentari nel Regno Unito, Keir Starmer, leader del partito dal 2020, si appresta a entrare a Downing Street come Primo Ministro. Fermo sostenitore del diritto di Israele a difendersi, appoggia la fine della guerra solo quando gli ostaggi saranno liberati.
    Gli analisti prevedono che Starmer possa diventare più critico nei confronti del governo di Netanyahu, rispetto al suo predecessore Rishi Sunak, ma, al contrario di quanto sta avvenendo in diversi governi sinistra in Occidente, il leader laburista ha affermato che il governo riconoscerebbe uno Stato palestinese solo come parte di un processo di pace globale e non ha stabilito un programma per tale mossa.
    Da ottobre 2023 Starmer ha più volte sottolineato la sua ferma convinzione nel diritto di Israele all’autodifesa e si è rifiutato per molto tempo di chiedere la fine dei combattimenti. Solo dopo pressioni interne ha accettato di sostenere tale richiesta, a condizione che vengano liberati tutti ostaggi ancora nelle mani di Hamas.
    Starmer, 61 anni e con una lunga carriera in legge, pur considerato un politico poco carismatico, ha permesso al suo partito di registrare una delle più grandi vittorie elettorali della storia e di tornare al potere dopo 14 anni di governi conservatori. Ha preso le redini del suo partito nel 2020 dopo che Jeremy Corbyn l’aveva praticamente distrutto, con un crescente antisemitismo che si respirava all’interno. Il processo di cambiamento dei Labour è partito proprio con l’estromissione di Corbyn e con le scuse pubbliche di Starmer per la deriva antisemita presa dal partito. Negli anni successivi inoltre ha allontanato dal partito circa 300 sostenitori del suo predecessore.
    Nel 2019, con Corbyn che si era dichiarato “amico” di Hamas e Hezbollah, solo l’11% degli ebrei britannici aveva votato Labour. I sondaggi questa volta hanno mostrato che tra il 30% e il 50% della comunità ebraica lo ha fatto.
    Il rapporto di Starmer con il mondo ebraico parte già dalla sua famiglia: la moglie Victoria, infatti, ha origini ebraiche ashkenazite e la coppia ha rivelato di recente di aver cresciuto i figli con un’enfasi sulla loro eredità ebraica. La famiglia, quasi ogni settimana, si riunisce per un pasto di Shabbat e spesso partecipa alle funzioni in sinagoga.
    Venerdì mattina, il presidente israeliano Isaac Herzog si è congratulato con Keir Starmer per la vittoria alle elezioni nel Regno Unito sul suo account ufficiale X. Nel post si legge che attende di lavorare con lui “per riportare a casa i nostri ostaggi, costruire un futuro migliore per la regione e approfondire la stretta amicizia tra Israele e il Regno Unito”. Ha inoltre espresso la sua gratitudine al primo ministro uscente del Regno Unito, Rishi Sunak.

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