Il Rabbino Capo dell’Ucraina Moshe Reuven Azman è stato insignito dalle autorità del Paese di una medaglia “per le sue attività e il suo eroismo nella difesa di Kiev e della regione durante l’assedio della città da parte delle forze russe”.
Il riconoscimento è stato conferito nel corso di una cerimonia, svolta martedì scorso a Kiev, dal Tenente Colonnello Sergey Kopashinskyi, che ha guidato la difesa della città durante i primi mesi dell’invasione.
“È una grande sorpresa per me ricevere tale onorificenza per le nostre attività. – ha affermato Rav Azman – Questa medaglia va a tutti i volontari della nostra comunità”.
Durante il conflitto, la comunità ebraica di Kiev sotto la sua guida è riuscita a fornire una costante assistenza a tutte le persone della città e del Paese. I volontari hanno aiutato a portare i feriti negli ospedali, a fornire aiuti umanitari e depuratori d’acqua ai rifugiati, a togliere le macerie dalle strade, hanno permesso, inoltre, la creazione di un ospedale mobile a Kiev e hanno fornito condizionatori d’aria agli ospedali ucraini.
Dopo la distruzione della diga di Kherson, che ha provocato un disastro ecologico e umanitario, il Rav e i volontari si sono mobilitati per portare soccorso immediato agli abitanti. Durante i tentativi d’aiuto, Rav Azman ha anche rischiato la vita a causa di un proiettile di artiglieria russa caduto vicino a dove si trovava.
“Continueremo a lavorare per il benessere e la sicurezza di tutte le persone in Ucraina fino alla fine di questa inutile e tragica guerra”, così il Rav ha concluso il discorso.