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    Al centro di Sofia sorgerà un monumento in ricordo dei Giusti della Bulgaria

    Ivan Gheshev, procuratore capo della Bulgaria, in occasione della conferenza della European Jewish Association, ha annunciato la costruzione di un monumento al centro di Sofia in onore degli uomini di legge bulgari che hanno contribuito al salvataggio di vite ebraiche durante la Shoah.

     

    Con grande fierezza Gheshev ha spiegato ai politici europei presenti alla conferenza EJA che «i bulgari non hanno tradito i loro concittadini ebrei. Non hanno fatto deportare ebrei bulgari nei campi di concentramento. Anche se la Bulgaria era alleata del Terzo Reich, e anche se 48 mila ebrei bulgari hanno vissuto per anni in condizioni di restrizioni, deprivazioni e con il pericolo di essere deportati. Nessuno è stato mandato via dal paese e nessuno ha perso la vita in quanto ebreo». Il procuratore ha proseguito il discorso, rivolgendosi a parlamentari e politici a cui ha raccontato che «grazie all’impegno della Chiesa Ortodossa, di politici di diversi schieramenti, al vicepresidente del parlamento Dimitur Peršev (oggi giusto tra le nazioni), e grazie a parte dei rappresentanti politici, intellettuali, medici, scrittori, avvocati e semplici bulgari, i nostri compatrioti ebrei si sono salvati. Oggi ho un amico ebreo che non starebbe qui con noi se ciò non fosse successo e io stesso non sarei qui di fronte a voi pieno di orgoglio e di speranza».

     

    Il monumento sarà costruito nel cuore di Sofia, di fronte al centro culturale ebraico. «Per la realizzazione del progetto sono stati coinvolti i migliori architetti ed artisti bulgari» ha sottolineato Gheshev che ritiene che «il memoriale sarà impressionante e bello. Stiamo cercando di essere pronti per l’anniversario del salvataggio degli ebrei bulgari del prossimo anno»

     

    Il procuratore capo ha inoltre annunciato l’organizzazione di una conferenza contro i discorsi d’odio (hate speech) che avrà luogo il 5 e 6 dicembre a Sofia. 

    «In tempi in cui l’antisemitismo e l’hate speech aumenta, tempi che pensavamo fossero finiti, le azioni sono sempre più importanti» spiega Gheshev, che precisa che «sarà una conferenza importate perché anche se la Shoah è nato con i pogrom della Notte dei Cristalli, penso che fosse iniziato molto prima, ossia proprio con l’hate speech, con i discorsi d’ odio. Ma è difficile datare l’inizio dei discorsi d’odio. Per questo ciò che sta accadendo in questi giorni è molto pericoloso».

     

    La conferenza prevede tre panels: uno con i leader spirituali bulgari, uno con esponenti dell’opinione pubblica ed uno con i giuristi poiché, come spiega Gheshev «il problema dei discorsi d’odio ha una dimensione giuridica importante e la legislazione in materia va cambiata». Il procuratore pensa che la conferenza sarà un importante evento in Bulgaria e, spera, anche a livello europeo. 

     

    Nonostante in Bulgaria si riscontri una crescita di antisemitismo e discorsi d’ odio, il procuratore capo bulgaro ritiene che «la lezione della Shoah l’abbiamo l’imparata. Credo che l’esempio di umanità, tolleranza e dignità mostrate dalla mia gente mostra che il bene prevarrà e che non consentiremo al male di dominare di nuovo. La lezione storica non la dobbiamo mai dimenticare. Dobbiamo tutti far parte della grande famiglia delle nazioni democratiche e non si deve mai cooperare in nessuna circostanza con tiranni che mettono alla prova l’ordine internazionale ed i nostri valori».

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