Per prima c’è stata la svedese Ingrid Bergman ad interpretare la “Lady di Ferro” israeliana Golda Meir in una miniserie per la tv nel 1982 (fu tra l’altro l’ultimo ruolo della Bergman prima della scomparsa) seguita dall’energica Anne Bancroft, che portò il personaggio sui palcoscenici, troppo poco per un personaggio di quella portata!
Adesso a colmare questo vuoto arriva la splendida Helen Mirren, reduce dai fasti regali (la Mirren ha infatti interpretato quattro sovrane inglesi: Margherita d’Angiò, Elisabetta I, Carlotta di Meclemburgo ed Elisabetta II), che ci offre il suo di ritratto di Golda Meir, primo ministro di Israele, dal 1969 al 1974, leader laburista e accanita fumatrice. Ce la restituisce con un’interpretazione mimetica, in “Golda” per la regia di Guy Nattiv, pellicola che sarà presto nelle sale in Italia con 01 Distribution.
In questa versione Golda Meir è una donna circondata da uomini, dai generali Dayan, Elazar e Sharon, all’americano “amico” Henry Kissinger ed è costretta a prendere decisioni da cui dipende la vita di migliaia di uomini. Mentre lo Stato ebraico è attaccato da Siria ed Egitto che hanno fatto irruzione nel Sinai e sulle alture del Golan in forze massicce, Israele rischia la disfatta totale. “Lei è in trincea, bloccata in una posizione da cui non può muoversi, sola in mezzo a tutti questi uomini, consapevole che i suoi soldati stanno morendo. Questa guerra è il suo Vietnam” dicono regista e sceneggiatori nell’affollata conferenza stampa che si è tenuta durante le giornate della Berlinale 2023.
La pellicola di Nattiv è estremamente claustrofobica. Il fumo che avvolge la sua protagonista impregna anche il film. Le battaglie tra le forze israeliane, egiziane e siriane sono fuori campo ma il loro odore aspro arriva direttamente negli uffici e nella sala di guerra dove Golda Meir discute e dirige la strategia militare. Cosi la guerra dello Yom Kippur nell’ottobre 1973 viene “rivista” attraverso la prospettiva di questa donna, l’unica, ad aver ottenuto l’incarico di Primo Ministro nella storia politica di Israele.
E, infine, senza aver paura di sbagliare possiamo affermare che Helen Mirren giganteggia nella sua interpretazione.