Ieri ho finalmente finito di aiutare i miei figli a completare un lavoro artistico per un progetto scolastico che si chiama ‘Shorashim’, Radici. L’opera che presenteranno è un libro aperto da quale “piovono” fotografie di famiglia. Mentre ci cimentavamo con forbici e fili, mi sono ritrovata a pensare all’importanza delle immagini. Nel caso di questo lavoro, sono importanti e fondamentali per raccontare una storia lontana, una catena che non si interrompe di affetti e tradizioni.
La scorsa settimana purtroppo, alla vigilia dei 6 mesi dal brutale attacco terroristico di Hamas nel sud di Israele, abbiamo ricevuto la notizia di un’altra immagine.
Il Reynolds Journalism Institute del Missuri ha infatti assegnato un premio per la categoria “Storia dell’anno” ad una foto che ritrae il cadavere di Shani Louk martoriato e seminudo, caricato su un veicolo presidiato da terroristi di Hamas, felici e fieri della loro impresa.
Aldilà dell’immenso dolore dei familiari della vittima, che sono costretti a veder elogiata l’immagine più atroce che si possa immaginare, resta la perplessità sui motivi che hanno spinto dei giudici a scegliere questa foto tra altre, senza rispetto né compassione, senza un briciolo di umanità.
I nostri occhi sono ormai esposti a barbarie con tanta frequenza che forse per alcuni è diventata la normalità.
Vi invito invece a tentare di riempire il vostro sguardo di bellezza, di pace e di speranza, nell’attesa di poter assistere alla liberazione di tutti i sequestrati che ancora si trovano a Gaza.
Per accompagnare questa speranza, vi propongo una ricetta molto facile, ma che grazie al suo sugo di accompagnamento, è molto gradevole alla vista e al palato.
Polpette svedesi
Ingredienti:
900 gr di macinato di manzo
120 gr di pangrattato
50 gr senape
100 ml di panna da cucina vegetale
50 ml di latte di soia
2 uova
Pepe, sale
Una noce di margarina
Olio di semi
Per la salsa:
1 litro di brodo di carne o vegetale
700 ml di panna da cucina vegetale
Preparazione:
In una ciotola mescolate il pangrattato, la senape, il latte di soia, le uova, un pizzico grande di sale e pepe. Lasciate riposare circa 10 minuti.
Unite quindi la carne e amalgamate bene. Formate delle polpette e mettetele su una teglia rivestita di carta da forno e copritele con la pellicola. Mettetele in frigo per almeno 1 ora.
Nel frattempo, in un pentolino fate ristringere il brodo, e, quando sarà diminuito di circa la metà, aggiungete la panna. Lasciatelo circa mezz’ora a fuoco basso fino a che non raggiungerà una consistenza densa.
Passato il tempo di riposo delle polpette, sciogliete in una padella la margarina con un poco di olio di semi. Aggiungete le polpette e cuocete a fuoco basso, girandole di tanto in tanto. Servite, accompagnate dalla salsa.
Illustrazione Ludovica Anav