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    Cultura

    Pamela Villoresi a Ebraica: “Golda Meir rappresenta la forza delle idee”

    Ieri sera, durante il secondo giorno di Ebraica – Festival Internazionale di Cultura, è andato in scena “Golda e l’Italia”, il monologo scritto da Elisabetta Fiorito e interpretato dall’attrice Pamela Villoresi, in cui Golda Meir racconta il proprio rapporto e gli incontri con quattro italiani: Enzo Sereni, Pietro Nenni, Aldo Moro e infine papa Paolo VI. Ognuno dei quali a suo modo ha segnato la vita della premier israeliana e il suo rapporto con il nostro Paese.

    “Sono molto contenta di dare voce a questa donna meravigliosa” ha affermato Pamela Villoresi a Shalom. “È stata veramente un esempio per tante donne e un colosso, che non ha mai rinunciato anche al suo essere madre al suo essere nonna”, ha aggiunto l’attrice, che si è voluta soffermare sulla figura del Primo ministro israeliano e in particolare in rapporto a quanto sta accadendo in questo periodo. “Oggi più che mai è importante conoscere la storia, conoscere i passaggi della storia. – ha sottolineato Pamela Villoresi – In particolare in questo momento, a causa di questi terribili, è importante non dare risposte affrettate, risposte sbagliate”. “Abbiamo quindi bisogno di risposte più adeguate che arrivano anche con la conoscenza” ha aggiunto l’attrice.

    Per Pamela Villoresi, Golda Meir “rappresenta la forza delle idee”. E c’è un episodio particolare per l’artista in cui si vede la forza della premier: l’incontro con Aldo Moro. “Lei sa in cosa crede e va fino in fondo, anche nelle risposte. Mentre Aldo Moro la voleva intortare, lei non l’ha fatto finire dicendogli: ‘Mai, mi sente mai’ “. Una risposta frutto del suo carattere e della sua storia, quella di una donna che “ha fatto un pezzo di storia del mondo”.

     

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