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Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

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    Cultura

    Addio all’artista francese della memoria Christian Boltanski

    Di Giorgia Liora Calò

    Ci ha lasciato ieri, all’età di 76 anni, Christian Boltanski, tra i maggiori artisti contemporanei che l’Europa abbia saputo darci dopo la seconda guerra mondiale.Nato a Parigi nel 1944 da padre ebreo di origine ucraina e madre di origine corsa, Boltanski apparteneva alla generazione dei figli della shoah, ovvero coloro che hanno vissuto la guerra e i traumi della persecuzione…

    Cultura

    Addio all’artista francese della memoria Christian Boltanski

    Di Ada Ottolenghi

    Ci ha lasciato ieri, all’età di 76 anni, Christian Boltanski, tra i maggiori artisti contemporanei che l’Europa abbia saputo darci dopo la seconda guerra mondiale.Nato a Parigi nel 1944 da padre ebreo di origine ucraina e madre di origine corsa, Boltanski apparteneva alla generazione dei figli della shoah, ovvero coloro che hanno vissuto la guerra e i traumi della persecuzione…

    Cultura

    "In Europa ecco di nuovo l’antisemitismo, è il ritorno della nube nera" – Intervista ad Edith Bruck

    Di Ariela Piattelli

    Adesso sta scrivendo un libro di poesie. “Non smetterò mai di scrivere. Non faccio altro. – ci dice Edith Bruck - Non smetterò mai neanche di gridare e protestare, e andare nelle scuole a raccontare”. La sua è la voce della testimonianza di una sopravvissuta ad Auschwitz, Dachau e Bergen-Belsen, e di una scrittrice che ha consegnato la sua memoria…

    Cultura

    Addio all’artista francese della memoria Christian Boltanski

    Di Ada Ottolenghi

    Ci ha lasciato ieri, all’età di 76 anni, Christian Boltanski, tra i maggiori artisti contemporanei che l’Europa abbia saputo darci dopo la seconda guerra mondiale.Nato a Parigi nel 1944 da padre ebreo di origine ucraina e madre di origine corsa, Boltanski apparteneva alla generazione dei figli della shoah, ovvero coloro che hanno vissuto la guerra e i traumi della persecuzione…

    Cultura

    Abbraccerei il mondo se il mondo abbracciasse me: Edith Bruck dialoga con Maurizio Molinari

    Di Giorgia Calò

    La vincitrice del Premio Strega Giovani e finalista al Premio Strega, Edith Bruck ha presentato il suo libro “Il pane perduto”, edito da la Nave di Teseo, ad un evento organizzato dalla Fondazione Museo della Shoah, presso il Palazzo Mattei Giove.In un dialogo con il Direttore del quotidiano La Repubblica, Maurizio Molinari, la Bruck, ebrea di origine ungherese sopravvissuta alla…

    Cultura

    Il museo Ebraico di Bologna: un piccolo grande polo di cultura

    Di Redazione

    Visite  guidate serali, corsi, spettacoli teatrali, mostre e molto altro; questa è l’offerta culturale del museo Ebraico di Bologna. Una realtà interattiva e dal forte valore sociale per la città; punto di riferimento per la conoscenza del ricco e straordinario patrimonio storico-artistico. Shalom ha intervistato Enza Maugeri, direttrice del museo, lieta di esporre la responsabilità socioculturale che questo museo rappresenta per…

    Cultura

    Il museo Ebraico di Bologna: un piccolo grande polo di cultura

    Di Redazione

    Visite  guidate serali, corsi, spettacoli teatrali, mostre e molto altro; questa è l’offerta culturale del museo Ebraico di Bologna. Una realtà interattiva e dal forte valore sociale per la città; punto di riferimento per la conoscenza del ricco e straordinario patrimonio storico-artistico. Shalom ha intervistato Enza Maugeri, direttrice del museo, lieta di esporre la responsabilità socioculturale che questo museo rappresenta per…

    Cultura

    "Tre piani" e un Moretti mai visto

    Di Nicola Roumeliotis

    Mai visto un Nanni Moretti cosi serio come nel suo nuovo film, presentato al Festival di Cannes. dal titolo “Tre piani”. Ma attenzione dico serio e non serioso. “Tre piani” è il film di Moretti in cui non si sorride mai. E vista la predisposizione dell’autore di “Bianca” e “Habemus Papam” per l’ironia, questa è un’assoluta novità. E non è…

    Cultura

    Riscrivere la storia dei ghetti

    Di Ariel Di Porto

    Il 14 luglio del 1555, papa Paolo IV, eletto da meno di due mesi (23 maggio), pubblicò la bolla Cum nimis absurdum che, da quel momento in poi, avrebbe deciso la vita degli ebrei dello Stato della Chiesa (e di mezza Italia con loro) fino all’unità. Come tutti sanno, Carafa non si era inventato nulla: si era limitato a copiare…

    Cultura

    Riscrivere la storia dei ghetti

    Di Ariel Di Porto

    Il 14 luglio del 1555, papa Paolo IV, eletto da meno di due mesi (23 maggio), pubblicò la bolla Cum nimis absurdum che, da quel momento in poi, avrebbe deciso la vita degli ebrei dello Stato della Chiesa (e di mezza Italia con loro) fino all’unità. Come tutti sanno, Carafa non si era inventato nulla: si era limitato a copiare…