Ci ha lasciato ieri, all’età di 76 anni, Christian Boltanski, tra i maggiori artisti contemporanei che l’Europa abbia saputo darci dopo la seconda guerra mondiale.Nato a Parigi nel 1944 da padre ebreo di origine ucraina e madre di origine corsa, Boltanski apparteneva alla generazione dei figli della shoah, ovvero coloro che hanno vissuto la guerra e i traumi della persecuzione…
Cultura
Addio all’artista francese della memoria Christian Boltanski
Ci ha lasciato ieri, all’età di 76 anni, Christian Boltanski, tra i maggiori artisti contemporanei che l’Europa abbia saputo darci dopo la seconda guerra mondiale.Nato a Parigi nel 1944 da padre ebreo di origine ucraina e madre di origine corsa, Boltanski apparteneva alla generazione dei figli della shoah, ovvero coloro che hanno vissuto la guerra e i traumi della persecuzione…
"In Europa ecco di nuovo l’antisemitismo, è il ritorno della nube nera" – Intervista ad Edith Bruck
Adesso sta scrivendo un libro di poesie. “Non smetterò mai di scrivere. Non faccio altro. – ci dice Edith Bruck - Non smetterò mai neanche di gridare e protestare, e andare nelle scuole a raccontare”. La sua è la voce della testimonianza di una sopravvissuta ad Auschwitz, Dachau e Bergen-Belsen, e di una scrittrice che ha consegnato la sua memoria…
Addio all’artista francese della memoria Christian Boltanski
Ci ha lasciato ieri, all’età di 76 anni, Christian Boltanski, tra i maggiori artisti contemporanei che l’Europa abbia saputo darci dopo la seconda guerra mondiale.Nato a Parigi nel 1944 da padre ebreo di origine ucraina e madre di origine corsa, Boltanski apparteneva alla generazione dei figli della shoah, ovvero coloro che hanno vissuto la guerra e i traumi della persecuzione…
Abbraccerei il mondo se il mondo abbracciasse me: Edith Bruck dialoga con Maurizio Molinari
La vincitrice del Premio Strega Giovani e finalista al Premio Strega, Edith Bruck ha presentato il suo libro “Il pane perduto”, edito da la Nave di Teseo, ad un evento organizzato dalla Fondazione Museo della Shoah, presso il Palazzo Mattei Giove.In un dialogo con il Direttore del quotidiano La Repubblica, Maurizio Molinari, la Bruck, ebrea di origine ungherese sopravvissuta alla…
Il museo Ebraico di Bologna: un piccolo grande polo di cultura
Visite guidate serali, corsi, spettacoli teatrali, mostre e molto altro; questa è l’offerta culturale del museo Ebraico di Bologna. Una realtà interattiva e dal forte valore sociale per la città; punto di riferimento per la conoscenza del ricco e straordinario patrimonio storico-artistico. Shalom ha intervistato Enza Maugeri, direttrice del museo, lieta di esporre la responsabilità socioculturale che questo museo rappresenta per…
Il museo Ebraico di Bologna: un piccolo grande polo di cultura
Visite guidate serali, corsi, spettacoli teatrali, mostre e molto altro; questa è l’offerta culturale del museo Ebraico di Bologna. Una realtà interattiva e dal forte valore sociale per la città; punto di riferimento per la conoscenza del ricco e straordinario patrimonio storico-artistico. Shalom ha intervistato Enza Maugeri, direttrice del museo, lieta di esporre la responsabilità socioculturale che questo museo rappresenta per…
"Tre piani" e un Moretti mai visto
Mai visto un Nanni Moretti cosi serio come nel suo nuovo film, presentato al Festival di Cannes. dal titolo “Tre piani”. Ma attenzione dico serio e non serioso. “Tre piani” è il film di Moretti in cui non si sorride mai. E vista la predisposizione dell’autore di “Bianca” e “Habemus Papam” per l’ironia, questa è un’assoluta novità. E non è…
Riscrivere la storia dei ghetti
Il 14 luglio del 1555, papa Paolo IV, eletto da meno di due mesi (23 maggio), pubblicò la bolla Cum nimis absurdum che, da quel momento in poi, avrebbe deciso la vita degli ebrei dello Stato della Chiesa (e di mezza Italia con loro) fino all’unità. Come tutti sanno, Carafa non si era inventato nulla: si era limitato a copiare…
Riscrivere la storia dei ghetti
Il 14 luglio del 1555, papa Paolo IV, eletto da meno di due mesi (23 maggio), pubblicò la bolla Cum nimis absurdum che, da quel momento in poi, avrebbe deciso la vita degli ebrei dello Stato della Chiesa (e di mezza Italia con loro) fino all’unità. Come tutti sanno, Carafa non si era inventato nulla: si era limitato a copiare…