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    Cultura

    “Il popolo èLetto”, la seconda edizione della Piccola Fiera del Libro Ebraico

    Gli ebrei sono da sempre noti come coloro che il “Popolo del Libro”: la connessione tra l’ebraismo con varie forme di letteratura è strettissima, un rapporto sempre ricco di stimoli. Questa interazione continua è stata sottolineata anche nella seconda edizione della Piccola Fiera del Libro Ebraico, “Il popolo èLetto”. La kermesse letteraria ha visto un susseguirsi di appuntamenti dedicati a ogni età; è stata realizzata dal Centro di Cultura Ebraica e dalla Libreria Ebraica Kiryat Sefer, in collaborazione con Il Pitigliani – Centro Ebraico Italiano e la casa editrice Giuntina; con il patrocinio dell’UCEI e il contributo dell’ufficio culturale dell’Ambasciata d’Israele in Italia.

    “In mezzo a tanti eventi negativi e preoccupanti riscoprire la nostra vocazione fondamentale, che è quella di studiare, è un evento contro corrente ma estremamente positivo” ha detto a Shalom il Rabbino Capo Riccardo Di Segni.

    A portare i saluti della Comunità il consigliere Giacomo Moscati che ha aperto la manifestazione ricca di discussioni sulla lettura e sull’ebraismo. “Questa giornata rappresenta una porta aperta su un mondo delle idee e della lettura, una vera e propria educazione alla crescita interiore. Qualcuno ha detto ogni bambino che legge sarà domani un adulto libero. Spero che sia una giornata stimolante e piena di nuove letture” ha aggiunto Miriam Hayun, consigliera del Pitigliani – Centro Ebraico Italiano. Tante le figure illustri intervenute, da Erri De Luca a Elisabetta Fiorito, e poi Lia Levi e Roy Chen.
    Tanti talk dai toni e dai colori diversi si sono susseguiti nel corso della giornata. Un incontro con gusto quello con Sandra Calò della storica pasticceria Boccione e la giornalista e scrittrice Elisabetta Fiorito. “La ricetta della pizza ebraica ve la mando per fax”, ha scherzato Sandra Calò raccontando i gusti dei turisti “Gli americani amano la crostata di ricetta e visciole, gli israeliani quella con il cioccolato”. Ma anche che Papa Wojtyla e Papa Ratzinger amavano la pizza ebraica. Un dialogo che ha sottolineato l’importanza dei dolci tipici ebraici della tradizione romana in un’impresa portata avanti tutta dalle donne.

    A seguire la presentazione del libro di Lia Levi “E se partissi anch’io”, ambientato nell’epoca dell’emancipazione e della prima guerra mondiale.

    Tanti nomi importanti, autori di libri diversi e capaci di stimolare riflessioni profonde. “È stata una serata calda, l’Italia resta la mia seconda casa culturale con i miei libri e lettori e lo spettacolo “Chi come me” al Teatro Parenti di Milano. Le persone qui sono pronte a usare orecchie e occhi per uscire dallo schermo e incontrare le persone” ha commentato a Shalom Roy Chen il suo incontro con Shulim Vogelmann.

    La serata si è poi conclusa prima con il talk di Adam Smulevich, Paolo Orsucci Granata e Vittorio Robiati Bendaud che hanno offerto un viaggio attraverso le città ebraiche da Pisa a Gerusalemme; infine, Mario piazza ha presentato con Evelina Meghnagi “Il Giornale Ricettivo Danzato”.

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