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    Cultura

    “Golda. Storia della donna che fondò Israele”: il libro di Elisabetta Fiorito racconta l’iconica madre fondatrice

    Impossibile non pensare a Golda Meir quando si parla d’Israele, un personaggio iconico e affascinante che ha fatto la storia dello stato Ebraico, di cui fu l’unica donna Premier dal 17 marzo 1969 al 3 giugno 1974. La sua vita, i suoi amori, la sua carriera sono dipinti con maestria nel nuovo libro di Elisabetta Fiorito “Golda. Storia della donna che fondò Israele” edito da Giuntina e recentemente presentato al Centro Ebraico il Pitigliani. A dialogare con l’autrice è stata la giornalista Lucia Annunziata. L’evento, organizzato dal Centro di Cultura Ebraica, è stato accompagnato dalle storiche foto di David Rubinger, che ritraggono Golda nei momenti più importanti della sua vita.
    Un incontro ricco di spunti di riflessione sulla situazione geopolitica d’Israele oggi senza rinunciare a ripercorrere le tappe personali e politiche di Golda Meir. Dalle sue frasi tranchant, ai suoi amori, passando per la carriera politica Golda Meir continua ad essere un personaggio che fa riflettere e che intriga. Questa biografia mette in luce l’ex Premier da tutte le angolature, sottolineando per la prima volta il rapporto con la politica italiana. Dall’amicizia con Pietro Nenni al rapporto con l’onorevole Moro, avvenuto a New York nell’ottobre 1970. Un colloquio cruciale per la storia d’Israele e non solo, che sancirà definitivamente la rottura tra i due paesi per la politica filoaraba abbracciata dallo statista democristiano.
    “Golda è stata una figura importantissima, perché è una donna che ci ispira ancora oggi. Un’eroina che si è fatta completamente da sola, una vera self-made woman. Questo è ciò che mi ha affascinato, assieme al fatto che Golda è una delle due donne che firmò la dichiarazione d’indipendenza dello Stato d’Israele, lei è una vera madre della patria” ha detto a Shalom l’autrice.
    Il libro esce poco prima del grande debutto nei cinema italiani del film “Golda” del regista israeliano Guy Nattiv.

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