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    Cultura

    Gli ebrei come “nemico ideale” nel nuovo libro di Nathania Zevi

    L’antisemitismo non è mai morto, anzi, è un demone che si è evoluto nutrendosi anche della strage del 7 ottobre. Sono temi forti quelli affrontati magistralmente dalla giornalista del Tg1 Nathania Zevi nel libro “Il nemico ideale” (Rai libri).
    La presentazione è avvenuta al Maxxi davanti a una sala piena, alla presenza del Ministro Gennaro Sangiuliano, della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, del direttore di Rai Libri Roberto Genovesi e dell’editorialista del Corriere della Sera Paolo Mieli, moderati dal Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Rai Com Marco Frittella.
    “Questo libro rappresenta una corposa analisi dell’antisemitismo. Un virus che non aveva di certo bisogno del 7 ottobre per essere sottoposto alla nostra attenzione” ha detto in apertura Alessandro Giuli Direttore del Maxxi. Gli ebrei, infatti, rappresentano il nemico ideale la cui non conoscenza alimenta con facilità il seme del pregiudizio antiebraico. È proprio da questa idea che è partita l’autrice per costruire la sua analisi, un lavoro avviato ben prima degli orrori del 7 ottobre. “Questo libro nasce nel 2023 da un’idea di Marco Frittella che mi chiese proprio di analizzare l’antisemitismo in Italia e in tutta Europa. Un reportage che include ogni tema, dallo sport ai social, arricchito poi dalle interviste ad Edith Bruck e Liliana Segre” ha spiegato l’autrice durante la presentazione.
    Analizzare l’antisemitismo è dunque un atto necessario per poter comprendere meglio come contrastarlo, specialmente alla luce del rigurgito antiebraico odierno, strettamente legato al conflitto israelo-palestinese. “Il pregiudizio antiebraico rappresenta una rottura del dna del genere umano, occorrono degli strumenti diversi per combatterlo, differenti da ogni altra forma di razzismo. La Rai ha il compito attraverso i suoi strumenti e i suoi canali di reiterare questa memoria. Lo fa attraverso questo libro e lo farà ogni anno attraverso la cultura” ha aggiunto Roberto Genovesi. In questo saggio con lucidità quasi analitica Nathania Zevi è stata capace di analizzare l’antisemitismo con la lente dei drammatici eventi attuali. “Tutti si ricordano dov’erano l’11 settembre del 2001. Noi ebrei ci ricorderemo per sempre dove eravamo sabato 7 ottobre del 2023, quando i demoni del passato sono tornati a infestare le nostre vite, rendendoci consapevoli ancora una volta di non essercene mai davvero liberati”, scrive l’autrice nell’introduzione di un testo che getta una nuova luce su una tematica complessa e antica, ma che merita sempre nuove riflessioni.

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