
Dopo la rivoluzione iraniana e la caduta dello Scià, il 4 novembre 1979, un gruppo di rivoluzionari prende d’assalto l’Ambasciata degli Stati Uniti a Teheran, prendendo in ostaggio 52 americani. Sei di loro riescono a fuggire e trovano rifugio presso l’ambasciatore canadese.
Su questa terribile storia è stato girato un film che racconta la storia di questi poveri ostaggi in maniera molto accurata.
Mi è capitato di vederlo nuovamente alcuni giorni fa e mi sono accorta che in alcune scene relative alla reazione americana a questa violenza verso i suoi concittadini si vedono lacci gialli.
Da un anno e mezzo questi lacci sono presenti in tutte le nostre attività, commemorazioni o manifestazioni.
Io per prima porto con me sempre una spilla, che tolgo e rimetto su tutti i miei vestiti.
Il laccio giallo come simbolo dei sequestrati ha origine in Colombia e il suo uso è legato alla lotta contro i rapimenti e al supporto per le vittime di sequestro. L’idea dietro il laccio giallo è stata ispirata da un gesto di protesta e solidarietà, ed è diventato un simbolo internazionale di sensibilizzazione riguardo ai rapimenti e alle persone sequestrate.
È stato scelto per il suo forte impatto visivo e la sua capacità di attrarre attenzione. Il giallo, un colore luminoso e vivace, è stato scelto per simboleggiare la speranza e la richiesta di liberazione. Il laccio è stato spesso indossato da famiglie, amici e sostenitori delle vittime di sequestro, ma anche da chiunque volesse esprimere solidarietà alle persone coinvolte in queste situazioni di violenza.
Da un anno e mezzo il laccio giallo è parte della nostra identità, è il nostro grido silenzioso che pretende il ritorno dei nostri fratelli. Prendendo spunto dal colore giallo, e dall’amarezza che ci accompagna in questi giorni, vi propongo una ricetta di ceviche.
Ceviche di merluzzo, limone e mango
Ingredienti (per 2-3 persone):
– 300g di filetti di merluzzo
– 1 limone (succo e scorza)
– 1 mango maturo
– 1 peperoncino fresco (opzionale, per un tocco di piccantezza)
– 1 cipolla rossa piccola
– 1 cucchiaio di olio d’oliva extravergine
– 1 cucchiaino di sale
– 1 cucchiaino di zucchero di canna (opzionale, per bilanciare l’acidità)
– Un mazzetto di coriandolo fresco
– Pepe nero macinato fresco
– Foglie di lattuga (per servire, opzionale)
Procedimento:
Tagliate i filetti di pesce in piccoli cubetti (circa 1 cm per lato). Il pesce deve essere freschissimo, quindi assicuratevi che provenga da una fonte sicura.
In una ciotola capiente, spremete il succo di limone e aggiungete la scorza grattugiata di mezzo limone. Mescolate bene. Aggiungete i cubetti di merluzzo e mescolate delicatamente per assicurarvi che siano ben ricoperti dal succo di limone. Lasciate marinare in frigorifero per almeno 30 minuti, in modo che il pesce “cuocia” nel succo di limone.
Sbucciate il mango e tagliatelo a cubetti di dimensioni simili a quelli del pesce. Il mango aggiungerà una dolcezza unica che si abbina perfettamente all’acidità del limone.
Affettate sottilmente la cipolla rossa e, se vi piace, tritate finemente il peperoncino fresco (rimuovete i semi se preferite un sapore più delicato). Tritate anche una parte del coriandolo fresco.
Dopo che il pesce ha marinato, aggiungete i cubetti di mango, la cipolla rossa, il peperoncino (se lo usate) e il coriandolo tritato. Aggiungete anche un cucchiaio di olio d’oliva, un pizzico di sale e un cucchiaino di zucchero di canna (opzionale, per bilanciare l’acidità). Mescolate bene per amalgamare tutti i sapori.
Lasciate riposare il ceviche in frigorifero per un altro quarto d’ora. Poi, aggiustate di pepe nero e, se necessario, di sale. Servite il ceviche su foglie di lattuga per un tocco di freschezza, o direttamente in coppette individuali.