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Adrien Brody si aggiudica il suo secondo Oscar come miglior attore per il suo ruolo nel film “The Brutalist” in cui Brody veste i panni di László Tóth, architetto in ascesa che si fa strada negli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale. “Sono qui ancora una volta per rappresentare i traumi e le ripercussioni della guerra, dell’oppressione sistematica e dell’antisemitismo. Credo che pregare per un mondo più sano, più felice e inclusivo, sia la cosa fondamentale ora e credo anche che il passato possa insegnarci qualcosa, possa farci da promemoria per non lasciare che l’odio agisca in maniera incontrollata”.
L’attore aveva già vinto un Oscar per l’interpretazione nel dramma sulla Shoah “Il Pianista”. Premio che gli fece guadagnare il titolo di può giovane vincitore del famigerato premio. Brody lo vinse infatti all’età di 29 anni.
“La recitazione è una professione molto fragile – ha detto Brody – Non importa a che punto della tua carriera sei, tutto può svanire un secondo. Credo che sia questo che rende speciale questo lavoro, la consapevolezza che tutto muta in continuazione”. Assieme a Brody è stata premiata l’attrice Zoe Saldana per il suo ruolo in “Emilia Perez”. Brody ha precedentemente vinto un Golden Globe per la sua performance in “The Brutalist” il mese scorso, e un Critics Choice Award all’inizio del mese.