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    “Che te voi magnà?” – Chef Ruben si racconta tra identità e cucina

    Classe 1997. Tratti distintivi: romano doc e un amore spassionato per la scorza di limone. Il suo balcone, nel cuore di Monteverde, a Roma, è diventato il più famoso d’Italia: il luogo in cui ha deliziato i palati di tutto il suo vicinato e di alcune guest star del mondo dello spettacolo. Sicuramente in molti hanno già capito, ma basta una frase e la sua immagine quasi si manifesta: “Che te voi magnà?”. Eh già, è Cucina con Ruben” lo chef da più di 764 mila followers su Instagram e un Milione e mezzo su Tik Tok, il social che l’ha consacrato al pubblico. I suoi video hanno milioni di visualizzazioni, centinaia e più di commenti, e tutti vorrebbero essere invitati ad assaggiare qualche prelibatezza nel terrazzo più famoso di Roma. Il suo segreto? La genuinità, e il restare sempre con i piedi per terra nonostante la fama. Il punto forte? La sua cucina che mette al centro i prodotti cult della tradizione romana e soprattutto giudaico romanesca, la grande eredità che Ruben ha preso dalle sue nonne. Shalom ha parlato con lo chef che ha raccontato molto della sua identità e dei progetti per il futuro, come ad esempio l’uscita del suo primo libro. 

     

    Come nasce la tua passione per la cucina ma soprattutto come ti è arrivata l’intuizione di trasferirla in un social come Tik Tok?

    La mia passione per la cucina è nata tempo fa. Avevo quattordici anni e facevo il liceo scientifico. Non studiavo nulla, e passavo la giornata a guardare programmi di cucina in televisione. Ho avuto la fortuna di capire subito che la cucina sarebbe stata la mia strada. Infatti, sono stato bocciato allo scientifico e questa è stata per me la riprova che non tutti i mali vengono per nuocere. Mi sono segnato di lì a poco al liceo alberghiero e lì è subito cominciato il mio percorso. Ho iniziato a lavorare all’età di quindici anni perché volevo imparare e non mi bastava la teoria che studiavo tra i banchi di scuola. Inizialmente ho lavorato a Roma per un po’, poi ho vissuto per un periodo a Londra lavorando lì. Sono tornato a casa e ho iniziato a fare lo chef privato. L’idea di Tik Tok è nata per caso, anzi direi per gioco con mia sorella piccola. Ho fatto una scommessa con lei, un giorno le ho detto: “Scommetti che se apro un profilo su Tik Tok faccio più followers di te in una settimana?” e poi è partito completamente il mio profilo. È nato tutto per gioco, così come è nata casualmente l’idea del balcone. Circa un anno fa ho preso il Covid, e visto che non riesco stare senza cucinare, ho messo un fornelletto nel balcone della mia ex camera mentre a casa mia c’erano i lavori di ristrutturazione. È bastato un tagliere e un fornelletto per creare un video. Anche in questo caso ho cercato di cogliere il lato positivo da una situazione difficile come quella del Covid, che nel mio caso ha portato qualcosa di buono.

     

    Quanto ha influenzato la cucina giudaico-romanesca delle tue nonne sulle tue ricette?

    Davvero tanto, entrambe le mie nonne cucinano molto bene. In generale, a casa mia si è sempre mangiato bene e tanto. Ma soprattutto c’è sempre stata l’idea di ritrovarsi tutti assieme per mangiare. Quindi forse è proprio la passione per la cucina che è nata osservando le mie nonne.  Oggi ripeto spesso i loro piatti nei miei video, soprattutto quelli giudaico-romaneschi.

     

    Fare lo chef comporta dover cambiare i propri gusti e in un certo senso la propria identità?

    Io ho scelto di intraprendere questo percorso senza tradire i miei gusti e la mia identità. Non lavoro di sabato e cucino sempre e solo quello che mi piace. Non sono i followers che mi cambiano, anzi io sono sempre molto autocritico con me stesso. Ogni volta che vedo uno chef di ristorante mi inchino, quello è un lavoro molto più faticoso del mio. Non mi piace trarre vantaggio da quello che non posso fare. La mia cucina ha un’identità ben precisa perché rispetta la tradizione culinaria giudaico- romanesca e quello amo fare. La mia è una cucina essenzialmente semplice ma con un tocco innovativo che rende il classico mai noioso. Per quanto riguarda i social particolarmente, metto al centro i prodotti del Lazio, attraverso anche il mio personaggio “molto romano”. Sono sempre piatti della cucina romana e italiana, non faccio mai cose troppo particolari, giusto una volta ho fatto la Hraimi o la Cheesecake! Per me è importante soprattutto fare piatti che la gente può replicare.

     

    Alla luce di questo successo sui social, come ti vedi tra qualche anno? Cosa vorresti fare?

    Questa domanda me la fanno in molti, eppure io non so cosa rispondere. In questo momento dedico davvero molto tempo ai social, anche se non è l’unica cosa che faccio. Oggi, se vuoi trarre riscontro dai social è importante dedicarci molto del tuo tempo. Non lo so dove mi vedo tra qualche anno, non perché io non abbia un obiettivo ma perché il successo sui social è stato talmente inaspettato, che mi ha portato a vivere molto il momento. Potrei dirti che in futuro aprirò un ristorante, così come potrei fare programmi televisivi, non lo so ma sicuramente ci sarà al centro la cucina!

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