“Canaglia” (Giuntina) di Itamar Orlev

Quante verità possono essere nascoste in una famiglia? Quante parole non dette, gesti mancati. Sono quelli su cui si interroga Taked, giovane scrittore fallito. Quando il suo matrimonio cade in pezzi e la sua carriera sembra sgretolarsi di conseguenza, lo scrittore prende una decisione importante per la sua vita. Andare in Polonia per incontrare suo padre, Stefan, uomo violento con il quale non ha più rapporti da oltre vent’anni. Sebbene vecchio e consumato dalla vita e dalla vodka, Stefan ha ancora molto da dire a suo figlio. Così, partendo da Varsavia, i due affronteranno un viaggio incredibile cercando di conoscersi, amarsi o odiarsi, ma soprattutto cercando di rivelare definitivamente tutto quello che è rimasto in silenzio per anni.

Un esordio letterario in grande stile per Itamar Orlev, che ci regala un romanzo scritto magistralmente, dalla trama violenta ed emozionante al tempo stesso. I fantasmi del passato si uniscono alle convinzioni del presente e ci fanno riflettere sul fatto che spesso i genitori sono semplicemente esseri umani con le loro debolezze.

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