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    I protocolli dei savi anziani di Sion: la fake news più ripetuta al mondo. Anche dal senatore Lannutti

    “L’Olocausto è una realtà
    storica figlia dell’antisemitismo, di cui ‘I protocolli dei savi anziani di Sion’
    costituiscono uno dei presupposti legittimanti. Per questo motivo, la nostra
    associazione sta lavorando per valutare la presentazione di una denuncia nei
    confronti del senatore Elio Lannutti per istigazione all’odio razziale”.
    Ad annunciarlo è l’avvocato Giorgio Bisagna, alla guida di Adduma,
    l’associazione di avvocati che si occupano di diritti umani. “Salvo che il
    fatto costituisca più grave reato, anche ai fini dell’attuazione della
    disposizione dell’articolo 4 della convenzione, è punito: A) con la reclusione
    sino a tre anni chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o
    sull’odio razziale o etnico (…)”, ricorda l’avvocato Bisagna. “Che un
    senatore della Repubblica Italiana, condivida le tesi, chiaramente antisemite,
    del libello “farlocco”, non può essere né tollerato, né sottovalutato”,
    spiega Bisagna.

    “I protocolli dei Savi di Sion, la prima
    fake news della storia contemporanea. Propagandarla istiga all’antisemitismo –
    avverte Bisagna -. Il senatore del M5S Elio Lannutti, in un suo tweet, ha
    richiamato “I protocolli dei Savi di Sion”, per denunciare lo strapotere delle
    banche. Occorre ricordare, ancora una volta, come “I protocolli dei Savi di
    Sion” siano una delle prime “bufale” del 900. Si tratta di un libello, creato
    dalla polizia zarista, che descrive il “complotto” di una super potente lobby
    ebraica, per assumere il potere mondiale, unitamente alla massoneria,
    attraverso il controllo del potere finanziario”.

    “La fake news fu quasi subito smascherata,
    ma, come è noto, ampiamente usata dalla propaganda nazista, per sostenere il
    piano di sterminio degli ebrei – ricorda ancora Bisagna -. E’ anche un “must”
    della “complottologia” neonazista e razzista contemporanea, e, guarda caso,
    riaffiora prepotentemente, in siti e pagine social specializzati in
    “complotti”, razzismo e antisemitismo assortiti”. 

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