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    La casa d’asta Tzolman’s Auction mette in vendita i timbri con cui venivano marchiati i prigionieri nazisti. L’indignazione dei sopravvissuti alla Shoah

    Alcuni rappresentanti ebrei e sopravvissuti alla Shoah hanno espresso risentimento e indignazione lunedì, dopo che a Gerusalemme una famosa casa d’asta, ha messo in vendita una serie di timbri contenenti aghi utilizzati dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, per tatuare numeri sulle braccia dei prigionieri ebrei nel campo di sterminio di Auschwitz.

    “Mentre il mondo si appresta a celebrare l’anniversario della Kristallnacht- La notte dei cristalli: ovvero gli attacchi antisemiti che scoppiarono nella Germania nazista e in Austria nella notte tra il 9 e il 10 novembre 1938- l’asta di Tzolman sta cercando di trarre profitto dalla vendita di alcuni timbri usati dai nazisti?” ha detto il Rabbino Menachem Margolin, presidente dell’Associazione ebraica europea.

    Margolin ha scritto una lettera al ministro della Giustizia Gideon Sa’ar, nella quale invita il legislatore a porre fine alla “spregevole vendita”.

    “Faccio appello a voi personalmente affinché possiate fare tutto ciò che è in vostro potere per prevenire l’umiliazione delle vittime e la vendita di questi oggetti, che sono stati usati segnare i corpi di milioni di ebrei europei-  ha scritto il Rabbino- Il commercio di articoli del genere non può essere consentito”.

    Anche l’ottantanovenne Naftali First, sopravvissuto ad Auschwitz, ha condannato il gesto. “I francobolli appartengono al memoriale di Yad Vashem, non è giusto che finiscano in mani private” ha detto l’anziano.

    Il presidente di Yad Vashem, Dani Dayan si è ritenuto d’accordo, sostenendo che contrariamente ai proprietari privati, nel museo “gli oggetti storici sono conservati, studiati e servono come prove storiche per i ricercatori e per il pubblico in generale”.

    Dayan ha anche sottolineato che Yad Vashem si è opposto al commercio di articoli del genere, sia perché lo ritiene “moralmente sbagliato” sia perché incoraggia l’ulteriore vendita, e persino la contraffazione di cimeli nazisti.

    Tzolman’s Auction ha condiviso in una dichiarazione che: “lavora da molti anni per vendere oggetti ebraici da collezione al fine di preservare il patrimonio d’ Israele e dell’ebraismo. Lo stesso vale per gli oggetti sopravvissuti al terribile inferno dei lager. I cimeli in questione hanno suscitato grande interesse aprendo un importante dibattito pubblico utile per preservare la memoria della Shoah.”

    La casa d’aste ha inoltre spiegato che la reazione dei media è dovuta al fatto Tzolman ha reso pubblica la vendita. “Se la vendita fosse stata fatta privatamente, il mondo non avrebbe ulteriormente conosciuto le atrocità naziste”

    Tzolman ha aggiunto che i timbri sono oggetti “estremamente rari” e “senza pari dal punto di vista storico” stimando una vendita di circa $ 30.000 – $ 40.000. 

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