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Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

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    LISTA 5 – Binah

    [GALLERY]

    Proponiamo un programma focalizzato su alcuni progetti ai quali teniamo e che sappiamo di poter realizzare per competenza ed esperienza.

    In puro stile Binah il nostro contributo è caratterizzato da grande senso pratico con uno spirito di collaborazione ed unione nei confronti di tutte le componenti dell’ebraismo romano per portare avanti progetti chiari e specifici

    Usciamo da 4 anni di gestione di emergenza volta a risolvere la crisi dell’ospedale e il bilancio in difficoltà

    Il leale contributo delle Consigliere di Binah – Claudia Fellus, Cynthia Spizzichino e Loredana Spagnoletto-  è stato dirimente, insieme a quello dell’intero Consiglio, nel riportare la Comunità in uno stato di equilibrio.

    Ora è il momento di consolidare i risultati raggiunti e di portare avanti i punti specifici del nostro programma che ruotano intorno a tre valori fondamentali: accoglienza, volontariato e identità ebraica in un mondo in grande evoluzione.

    I VALORI

    Accoglienza 
    Lavoreremo per una comunità che sospenda i giudizi, le sentenze e i commenti su chi non corrisponde al “modello ideale”: ogni ebreo è se stesso e come tale deve essere rispettato.
    Per noi diversità è sinonimo di ricchezza e la collaborazione tra mondi e pensieri diversi, se fatta con rispetto di tutti, è l’unica strada per garantire un futuro fruttifero alla Comunità ebraica più antica d’Europa.
    La nostra lista ha già realizzato i progetti “Educazione al dialogo” e La Diversità e la gestione del conflitto” adottato da tutte le scuole ebraiche italiane con l’obiettivo di trasmettere e insegnare il valore delle differenze e con l’obiettivo di rafforzare l’identità ebraica imparando a gestire e riconoscere il conflitto che da questo può derivare.
    Volontariato
    Lavoreremo per organizzare il lavoro volontario che tutti gli iscritti potranno donare, partecipando secondo le proprie competenze, capacità  per migliorare la nostra keilla.
    Lavoreremo per la cura del bene comune, ed il volontariato come concetto di dare per il bene del dare, senza essere retribuiti, deve diventare l’esempio per le giovani generazioni 
    Identità ebraica 
    Dobbiamo valorizzare l’unicità e lo spessore della cultura ebraica romana forti di una storia di 2300 anni.
    La nostra comunità ha una storia millenaria e un patrimonio che non risulta conosciuto in misura proporzionale alla sua importanza; il tema che vogliamo sollevare è quello della storia dell’ebraismo italiano e romano in particolare. Si pensa sempre in modo dicotomico al mondo ashkenazita e sefardita mentre abbiamo una comunità variegata.
    Abbiamo un ricco patrimonio da valorizzare: basti pensare alla nota sinagoga di Ostia, alle catacombe di Villa Torlonia e Vigna Randanini e ai reperti epigrafici del Museo delle Terme di Diocleziano, tutte testimonianze di una permanenza degli ebrei a Roma da più di duemila anni.
    La lista Binah, in accordo con l’UCEI e con la Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia (FBCEI), vuole promuovere la conoscenza di tale patrimonio non solo presso un pubblico ebraico, ma presso tutti coloro che poco conoscono la storia degli ebrei quale parte integrante della storia italiana. 
     
     
     
    I PROGETTI
     
    GIOVANI
    Massima attenzione a due fasce di età che richiedono interventi diversi e mirati:
    1)   Fascia 13-18 anni
    ü  I movimenti giovanili BA e HH sono da tutelare in maniera continuativa offrendo supporti a livello di raccolta fondi, organizzazione di attività speciale e soprattutto creando una corsia preferenziale con la scuola ebraica per incentivare la partecipazione alle attività settimanali e per coinvolgere i ragazzi a partecipare ai campeggi:
    ü  In riferimento alle fasce di età dai 13-18 è fondamentale lavorare anche sui ragazzi che non partecipano ai movimenti giovanili creando punti di aggregazione attraverso la scuola e attraverso l’incontro con altre Comunità. 
    ·  Creazione di incontri a tema
    ·  Shabbaton
    ·  Coinvolgimento delle famiglie
    ·  Supporto ai ragazzi con difficoltà economiche
     
    2)   Fascia di età +18 un programma in 3 punti
     
    a.    Creazione di centri di aggregazione per i giovani post liceo sul modello Moshè-house già implementato con successo in tutta Europa, in Inghilterra e in via di realizzazione a Firenze. Ragazzi israeliani e ragazzi ebrei insieme per condividere una vita ebraica tra coetanei imparando l’ebraico e confrontandosi su temi e facendo network. L’idea parte da degli shabbat-dinner per poi svilupparsi in modo strutturato. https://www.moishehouse.org/
    b.    Sportello di informazione e network per lo sviluppo di un servizio di tutoring, orientamento e formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro in Italia e in Europa in collaborazione con UCEI che ha già avviato sul territorio nazionale il progetto Chance2work che prevede come partner la John Cabot University e European Council of Jewish Communities (ECJC).Creazione di un sito web che raccolga tutte le offerte di stage/tirocini/lavoro da tutti enti ebraici e privati a livello nazionale.
    c.    Una sede di Co-working in Comunità utilizzando spazi esistenti e mezzi per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani professionisti che possano anche usufruire delle competenze di esperti   a livello di volontariato-coaching, ovvero la   creazione di spazi di start up di imprese nell’ambito delle attività previste dall’Accordo italo-israeliano di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica per promuovere un programma di agevolazione della mobilità in Israele delle giovani start-up italiane. Trattasi in particolare di acceleratori israeliani che ospiteranno le start-up, individuate in collaborazione con l’Autorità per l’Innovazione israeliana, di giovani start-up italiane che abbiano un interesse a sviluppare il proprio piano d’impresa (business plan) in Israele
     
    SCUOLA EBRAICA
    La scuola ebraica rappresenta un fattore essenziale della struttura comunitaria e uno degli elementi di maggiore interesse per noi ebrei romani, rappresenta la continuità della tradizione ma anche l’innovatività attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie didattiche.
    La nostra scuola ha il compito di formare le nuove generazioni con una solida preparazione generale e una forte connotazione ebraica nei suoi aspetti valoriali, culturali e religiosi. Le famiglie, attraverso l’educazione dei figli, rafforzano la propria identità ebraica e la consapevolezza della loro appartenenza alla Comunità. È fondamentale quindi che si riservi alla scuola un’attenzione prioritaria attraverso una gestione attenta e competente. 
     
    Proponiamo 3 progetti:
     
    1)   Realizzare la sfida di rendere realmente la scuola bilingue italiano-ebraico a tutti gli effetti. Questo insieme con un ulteriore lavoro sulla scuola per renderla innovativa su modello israeliano sono gli elementi chiave per affrontare le nuove sfide e rendere i nostri ragazzi cittadini del mondo ebraico (Israele e tutte le comunità della diaspora), capaci di affrontare le sfide del futuro e affrontare i testi della tradizione con consapevolezza
    2)   Raccolta di fondi per la scuola in modo professionale e trasparente. Per sopperire al calo demografico e delle iscrizioni è necessario definire nuove modalità di raccolta fondi per la scuola per garantirne la sostenibilità negli anni in modo strutturato
    3)   Creazione di una commissione anti bullismo ed un regolamento ad hoc. Per contrastare fenomeni di isolamento e di bullismo saranno incentivate iniziative per promuovere il lavoro di squadra e raggiungere obiettivi comuni per i ragazzi: musica, teatro, sport, arte, ballo, ecc. 
     
    ANZIANI 
    ll più grande nemico della “terza età” è la solitudine “, afferma David Mencher, uno dei fondatori di Co housing Israel, che ha creato la prima comunità cooperativa per anziani in Israele
    La comunità ebraica romana ha storicamente prestato attenzione a questa fascia di età ma oggi la Casa di Riposo non riesce a rispondere a tutte le richieste. 
    Binah porterà avanti 2 progetti incisivi ed innovativi per venire incontro alla fascia dei più anziani. 
     
    1.    La creazione di due centri diurni (Monteverde e Zona Bologna) dove svolgere attività di qualità sia ricreative che di sostegno.
    2.    Co housing: le co residenze per anziani sono già utilizzate ampiamente in Israele e nel mondo. La creazione di un progetto di co residenza richiede tempi lunghi di progettazione ma è un tema di grande lungimiranza da affrontare oggi come strategia di sostenibilità. Dobbiamo mettere le basi del progetto oggi. 
     
     
     
    INCLUSIONE SOCIALE
    Per aiutare i più deboli e per uscire dal bisogno non si tratta di investire ma di organizzare il volontariato. 
    Occorre creare una rete organizzata che metta insieme la domanda e l’offerta: mettere in contatto chi può donare tempo e professionalità con chi si trova in difficoltà
    1)    La creazione della Banca del tempo consentirà ad ognuno di offrire, professionalità e spazi di impegno sociale in un’ottica di reciprocità e di solidarietà per contribuire ad un vero aiuto reinserendo le persone in difficoltà in una compagine sociale.
    2)    La prevenzione medica con il rilancio del progetto Maimonide, metterà a disposizione medici ebrei in ambulatori comunitari: un servizio rivolto non solo agli ebrei ma a tutta la popolazione romana per rinsaldare un messaggio di integrazione e partecipazione attiva alla vita sociale 
    3)    misure di accompagnamento all’inserimento socio-lavorativo delle persone con disabilità in tutte le attività interne ed esterne alla comunità
     
    ANTISEMITISMO, MEMORIA, NUOVI RAZZISMI
     
    La memoria ci permette di riconoscere i segnali. L’antisemitismo ed il razzismo sono in fortissima crescita in tutta Europa. Ci dovremo confrontare con governi sedicenti pro-israeliani che esercitano politiche discriminatorie. Queste nuove sfide imporranno una collaborazione con le altre comunità europee per elaborare strategie comuni per confermare il nostro sostegno incondizionato a Israele e non scendere a compromessi sui nostri valori fondanti: anti fascismo e anti razzismo
    1.    Ci impegneremo a promuovere iniziative e progetti volti a tramandare e rafforzare, soprattutto nei giovani, la consapevolezza della shoah, perché il ricordo di ciò che è stato rimanga sempre vivo, anche attraverso la valorizzazione dello studio della storia e dell’ascolto dei testimoni. Ci impegneremo inoltre a far conoscere ai nostri giovani ed al mondo esterno l’importanza che ebbe la resistenza ebraica per la sconfitta del nazifascismo.
     
    2.    Implementeremo a livello locale lo sportello anti-semitismo già attivato a livello nazionale e riconosciuto dall’Osservatorio antisemitismo e dal CDEC. Attraverso questo sportello sarà possibile denunciare gli atti di antisemitismo, ma anche ricevere aiuto e sostegno. 
    ISRAELE
    Due punti principali per sviluppare e rafforzare il rapporto con Israele
    1)   Collaborazione con le associazioni di israeliani all’estero per la promozione di eventi culturali che favoriscano la divulgazione e la conoscenza di Israele e per creare un network solido https://www.israelisabroad.com/
    2)  Alya consapevole: preparare le famiglie ad un inserimentoproattivo nella società israeliana partendo con un bagaglio professionale pronto e la conoscenza della lingua 
     
    EDUCAZIONE EBRAICA 
    Garantire la preparazione dei ragazzi in età da bar mitzva di almeno una chiamata della Parashà e Arvit gratuitamente
    Un anno prima del bar mitzva la Comunità contatta la famiglia per presentare i servizi per avvicinare la famiglia e aiutarla nel percorso
    Garantire l’accesso allo studio di materie tradizionali ebraiche per i ragazzi e le ragazze post bat/bar mitzva che non frequentano la scuola ebraica venendo incontro ad esigenze organizzative (tempo e distanze) decentrando e programmando una offerta stimolante 
    Incentivare gruppi di studio autonomi per tutte le fasce di età offrendo materiale di studio e supporto
    Creare centri di ascolto decentrati per famiglie con rabbino di zona
     
    ORGANIZZAZIONE E GESTIONE INTERNA 
    L’attenzione alla gestione interna e alla qualità della gestione è predominante su tutte le tematiche per garantire una qualità alta dei servizi
    Binah si è resa protagonista di una importante riforma del sistema dei tributi e si impegnerà per organizzare un piano strategico di raccolta fondi professionale (fundraising, crowdfunding, partecipazione a bandi europei) nell’ambito di una visione globale della gestione Comunitaria per sopperire alla diminuzione naturale delle entrate dovuto al calo demografico ed alla contrazione della economia e dell’otto per mille
     
    1)   Il Consiglio della Comunità ebraica di Roma ha approvato questo anno un importante progetto di riforma del sistema dei tributi – presentato dall’Assessore competente, Cynthia Spizzichino – volto al raggiungimento di una serie di obiettivi: una maggiore trasparenza, equità del tributo in relazione alla reale capacità economica, riduzione dei ricorsi, procedure più snelle, maggiore e più rapida riscossione. La proposta dell’assessore è arrivata a valle di un’analisi puntuale dell’attuale sistema dei tributi comunitari, che ha messo in luce scenari inattesi e una serie di anomalie dovute spesso a una oggettiva mancanza di conoscenza.
    2)   Per garantire equità e trasparenza è stata studiata una forma di contribuzione strettamente correlata alla destinazione dei fondi raccolti, con la possibilità per l’iscritto di destinare una quota parte della somma pagata al finanziamento e al sostegno delle attività dei diversi enti comunitari come Scuole, Deputazione, Casa di Riposo, Movimenti giovanili, Cultura… Il tutto garantendo la salvaguardia delle categorie in effettiva difficoltà economica. 
    3)  La raccolta di fondi richiede delle professionalità specifiche così come la partecipazione a bandi europei e nazionali. Occorre pianificare una visione della organizzazione coerente per la partecipazione delle diverse componenti della comunità: deputazione, ufficio giovani, scuola, anziani, ecc.
    4)  Dobbiamo organizzare corsi formazione continua per il personale della comunità attraverso l’utilizzo dei fondi interprofessionali
    5)   L’istituzione di una Commissione interna di coordinamento sui diversi servizi comunitari per ottimizzare le attività ed iniziative proposte dagli enti ed istituzioni ebraiche presenti sul territorio  
    6)  Forte attenzione a promuovere il benessere dei dipendenti, interpretarne i bisogni e fare in modo che ognuno si soddisfatto del posto dove lavora si possa sentire a proprio agio, apprezzato e valorizzato con spirito di servizio, di aiuto all’altro per garantire una migliore qualità del servizio
     
     
    הנה מה טוב ומה נעים
    שבת אחים גם יחד

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