Il tenente Mosè Di Segni (Roma, 1° gennaio 1903 - 4 luglio 1969) era figlio di Elia e Allegra Benigno nonché padre all’attuale Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Shmuel Di Segni. Era un medico chirurgo e, durante il secondo conflitto mondiale, partecipò alla Resistenza aggregandosi ai partigiani della V brigata d'assalto “Giuseppe Garibaldi” in qualità di dirigente…
Leggi tutti gli articoli di Donato Moscati
Rav Toaff a fianco di tutti
Verso la metà degli anni Settanta, subito dopo il mio ritorno a Roma dopo aver ricoperto per oltre un decennio la cattedra rabbinica di Venezia, ricevetti una lettera dall’allora Presidente della Comunità di Roma Ing. Fernando Piperno. In questa missiva mi si chiedeva di sostituire nelle sue funzioni il Rabbino Capo Elio Toaff durante il periodo della sua malattia e…
Gualtieri a via Tasso: "Fondamentale il ruolo degli ebrei italiani nella Liberazione" (VIDEO)
Le celebrazioni per l'80° anniversario della Liberazione hanno conosciuto un'altra tappa importante al Museo di via Tasso. Dopo la deposizione della corona a Porta San Paolo, il presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun e la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni si sono recati presso questo luogo simbolico, dove sono stati accolti dal Presidente del…
Uniti per celebrare la Libertà: i discorsi di Victor Fadlun e Noemi Di Segni a Porta San Paolo (VIDEO)
La Comunità Ebraica di Roma ha partecipato alle celebrazioni in Porta San Paolo per il 25 aprile. Centinaia gli intervenuti, sventolando le bandiere dell'Italia e della Brigata Ebraica, la quale contribuì alla liberazione italiana dal nazifascismo. Il presidente della Comunità romana Victor Fadlun e la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni hanno presenziato insieme a Rabbino Capo…
25 aprile: Andrea e la parte sbagliata della Piazza
Ancora un 25 aprile, ancora una mistificazione della storia con le bandiere palestinesi in piazza contro quelle della Brigata Ebraica. In una Porta San Paolo blindata e divisa in due con oltre 30 blindati e una lunga fila di camionette e di cordoni di agenti di polizia, si è svolta anche quest’anno l’ennesima manifestazione propal con i soliti slogan ormai…
Gefilte fish, simbolo della cucina ashkenazita
Nel cuore della devastazione portata dalla Seconda Guerra Mondiale, la storia di Alexander Bogen emerge come simbolo di coraggio, arte e memoria. Nato nel 1916 a Tartu, in Estonia, ma cresciuto a Vilna (oggi Vilnius), Bogen era un giovane artista ebreo che vide il suo mondo andare in frantumi con l’invasione nazista. Rinchiuso nel ghetto di Vilna, riuscì a fuggire…
Elio Toaff, il rabbino partigiano: coraggio, fede e libertà nella resistenza italiana
Il 25 aprile non è solo la data della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo: è anche un’occasione per ricordare chi, con coraggio e senso del dovere, ha lottato per la libertà mettendo a rischio la propria vita. Tra questi, c’è una figura luminosa e forse ancora troppo poco conosciuta ai più: Elio Toaff, il rabbino che fu anche partigiano. Elio Toaff…
Sotto mentite spoglie informava i partigiani: Erich Linder, l’ebreo austriaco che si salvò in un cinema di Roma
Giunge a compimento il progetto “Resistenti ebrei d’Italia”, curato dalla storica Liliana Picciotto per il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC): questo lavoro rappresenta una delle più ampie e approfondite ricognizioni sulla partecipazione ebraica alla Resistenza, riportando alla luce oltre 800 storie di uomini e donne che tra il 1943 e il 1945 scelsero di opporsi al nazifascismo. Non solo…
Parashà di Sheminì: Suini e cicogne
L’undicesimo capitolo di Vaykrà inizia con il comandamento di non mangiare animali che non sono cascer: “Poi l’Eterno parlò a Moshè e ad Aharon, dicendo loro: ‘Parlate così ai figli d’Israele: Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutte le bestie che sono sulla terra. Mangerete d’ogni animale che ha l’unghia spartita e ha il piede forcuto, e che…
Yad Vashem riceve l’archivio segreto di PetrGinz, il giovane prodigio del ghetto di Theresienstadt
È rimasto nascosto per decenni in una soffitta di Praga, ma oggi trova finalmente la sua destinazione: l’archivio personale di PetrGinz, adolescente ebreo ceco ucciso ad Auschwitz nel 1944, è stato donato a Yad Vashem. Un lascito prezioso, testimone della forza, della creatività e della resilienza in uno dei periodi più oscuri del Novecento. Petr Ginz è noto per essere…