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    ROMA EBRAICA

    Il suono dello Shofar e l’addio della Comunità Ebraica a Shiri, Ariel e Kfir Bibas

    Questa mattina, la Comunità Ebraica di Roma ha deciso di porgere l’ultimo saluto a Shiri, Ariel e Kfir Bibas. In concomitanza con i funerali in Israele, la Comunità e gli studenti si sono riuniti nel cortile del Palazzo della Cultura, per suonare lo Shofar e accompagnare simbolicamente Shiri e i suoi bambini, Ariel e Kfir, barbaramente uccisi dai terroristi di Hamas. “Quello che è stato fatto a quei due bambini, non si è mai visto. Neanche nelle guerre peggiori. Quello che Hamas vuole fare con un gesto del genere è toglierci la speranza, perché i bambini sono la nostra speranza. La speranza di vedere la gheulà (la liberazione) tramite i loro occhi – ha detto durante la cerimonia il Presidente della Comunità Victor Fadlun – ma il popolo d’Israele trionferà, nonostante tutto”.
    Durante la breve cerimonia sono stati letti dei salmi e Rav Roberto Colombo ha suonato lo Shofar, un momento triste ma necessario per stringersi attorno al dolore della famiglia Bibas, e abbracciare idealmente tutto lo Stato ebraico a distanza. “Secondo una nota interpretazione degli scritti ebraici, i bambini rappresentano la forza che conduce il popolo ebraico. – ha affermato Rav Benedetto Carucci, Preside del liceo Renzo Levi – C’è un verso che dice infatti ‘Con il tuo amore, tu D-o, hai condotto questo popolo che hai liberato, e l’hai guidato con la forza verso la residenza santa’. Nel Tanach, c’è un commentatore che sostiene che ‘è dalla bocca dei bambini che si genera la forza’, la forza del popolo ebraico, sono dunque i bambini, come quelli di cui oggi si stanno celebrando i funerali”.
    Una mattinata difficile per tutti gli ebrei del mondo e maggiormente per Yarden Bibas – papà dei piccoli Kfir e Ariel e marito di Shiri – rilasciato solo il 1° febbraio, ignaro di quanto fosse accaduto alla sua famiglia rapita separatamente il 7 ottobre. “Che il suono di questo shofar possa essere una potente preghiera, e che possa far trovare alle anime dei nostri fratelli la loro nechamà nel mondo dell’aldilà” ha aggiunto poi Rav Roberto Colombo, prima di suonare lo Shofar e accompagnare le anime della famiglia Bibas.

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