Skip to main content

Ultimo numero Gennaio – Febbraio 2025

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    ISRAELE

    La guerra psicologica di Hamas: Guy Gilboa-Dalal e Evyatar David costretti a guardare il rilascio degli altri ostaggi

    Sabato Hamas ha continuato a dimostrare il suo terribile gioco psicologico contro gli ostaggi e lo Stato d’Israele, in un gesto oltremodo crudele. I terroristi avrebbero infatti portato Guy Gilboa-Dalal e Evyatar David al punto di rilascio dei tre ostaggi liberati ieri (Omer Wenkert, Omer Shem Tov e Eliya Cohen) – costringendoli ad assistere alla cinica “cerimonia di rilascio” degli altri compagni, mentre i due sono rimasti ancora in cattività dopo oltre 500 giorni. In un video pubblicato dal gruppo terroristico, i due vengono ripresi mentre si rivolgono al primo ministro Benjamin Netanyahu da un veicolo di Hamas, dicendo: “I nostri amici stanno uscendo dopo 500 giorni e vogliamo solo che questo finisca anche per noi”.

    All’inizio del video pubblicato da Hamas, Evyatar David e Guy Gilboa Dalal vengono filmati all’interno di un veicolo dell’organizzazione terroristica, vicino al palco in cui tre ostaggi si trovano pochi istanti prima del loro rilascio. “Per favore, salvateci. Per favore, portateci a casa” dice Evyatar. “Per favore, voglio solo andare a casa. Sto implorando, sto implorando” aggiunge Guy. Netanyahu, ci avete distrutto” afferma in un discorso che sembra impostato dai rapitori. Parlando dei tre ostaggi in piedi sul palco, i due ragazzi hanno detto: “I nostri amici stanno tornando a casa dopo 500 giorni con noi. 500 giorni. Vogliamo solo questo, tornare a casa. Salvateci, per favore”. Evyatar ha continuato poi dicendo: “Popolo di Israele, aiutaci. Fateci uscire. Vogliamo essere come loro: Vediamo i nostri amici andarsene dopo 500 giorni in cattività. Negoziati, questo è il modo: basta firmare un accordo e porre fine a questo”. Evyatar fa poi appello al governo: “Basta, è ora di porre fine a questo. Avete iniziato qualcosa — finitelo. Per favore, la pressione militare non è la soluzione. Per favore, cittadini di Israele, non smettete di protestare. È così difficile per noi qui”. Guy aggiunge “Sogniamo solo il momento in cui saremo come loro, in cui potremmo finalmente tornare a casa dalle nostre famiglie e tornare alle vite che avevamo prima”.

    Parti del video sono state dettate dai loro rapitori come parte del tentativo della guerra psicologica che Hamas porta avanti dal 7 ottobre. Avishai David, il padre di David, ha risposto al video di Hamas commentando: “Questo è il primo segno di vita in un anno. Ho guardato il video con sentimenti contrastanti. Stanno implorando per le loro vite – è straziante”. Yaelah David, la sorella di Evyatar, ha commentato il cinico segno di vita di Hamas dicendo: “Sono vivi. Sono stati messi nella situazione più scioccante e orribile possibile. Non c’è limite al cinismo di questi mostri. Io vi ammiro, fratelli miei”. “Oltre alle condizioni fisiche disumane in cattività, come descritto da coloro che sono tornati, gli ostaggi sono sottoposti a gravi e brutali abusi psicologici – ha detto The Hostages and Missing Families Forum in una dichiarazione – bisogna fermare tutto questo”.

    Guy ed Evyatar sono due grandi amici di lunga data, rapiti insieme dal Nova festival il 7 ottobre 2023. Le loro famiglie hanno creduto per molto tempo che Hamas avesse separato i due durante i mesi di prigionia.

    CONDIVIDI SU: