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    ISRAELE

    Bat Yam, esplosioni su tre bus vuoti. Sospetto attacco terroristico

    Giovedì sera l’area metropolitana di Tel Aviv è stata teatro di una possibile azione terroristica che fortunatamente non ha mietuto vittime. Tre autobus, vuoti e parcheggiati a Bat Yam, sono esplosi in rapida successione, provocando incendi che, fortunatamente, non hanno causato vittime. Altre due bombe sono state individuate su veicoli nella vicina Holon, segno che l’attacco era destinato a essere molto più letale.
    Le esplosioni a Bat Yam sono avvenute in due differenti parcheggi: una nelle immediate vicinanze dello stadio locale e l’altra in un lotto situato a circa 400 metri. A Holon, invece, l’incidente si è verificato in prossimità dell’ospedale Wolfson, a circa quattro chilometri di distanza dai luoghi dei primi eventi. Una scritta minacciosa, “Revenge from Tulkarm”, è stata ritrovata su uno dei dispositivi, accrescendo il sospetto di una mossa strategicamente pianificata da una cellula terroristica proveniente dalla Cisgiordania.
    Le autorità hanno prontamente attivato tutte le misure di sicurezza. Un messaggio vocale è stato trasmesso ai conducenti degli autobus a Bat Yam, esortandoli a fermarsi alla prossima fermata e a ispezionare attentamente i propri veicoli in caso di presenza di borse o oggetti sospetti. Contestualmente, il sindacato degli autisti ha disposto la sospensione temporanea di tutte le operazioni di trasporto pubblico, affinché ogni mezzo venisse sottoposto a un controllo accurato.
    La reazione istituzionale non si è fatta attendere. Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha tenuto una valutazione sulla sicurezza nazionale, ordinando un’intensificazione delle operazioni nelle zone di rischio, in particolare nei campi profughi di Giudea e Samaria, considerati dai vertici come possibili basi operative per gli attacchi terroristici. Anche il ministro della Difesa, Israel Katz, ha annunciato un incremento delle attività militari nella regione, con l’obiettivo dichiarato di smantellare le infrastrutture terroristiche e scoraggiare ulteriori tentativi di aggressione.
    Parallelamente, il Ministro dei Trasporti, Miri Regev, ha disposto la sospensione temporanea dei servizi ferroviari, in un contesto in cui la sicurezza dei mezzi di trasporto è diventata prioritaria. L’ordine ha interessato non solo gli autobus, ma anche treni e sistemi di metropolitana leggera, in un’operazione che ha visto la collaborazione tra le forze di polizia, i vigili del fuoco e gli specialisti dello smaltimento ordigni.
    Secondo le ricostruzioni, gli esplosivi, che contenevano circa cinque chilogrammi di materiale per ciascun dispositivo, sembrerebbero dotati di timer imprecisi. Alcuni analisti ipotizzano che l’attacco fosse programmato per il venerdì mattina, quando i mezzi sarebbero stati occupati da passeggeri, ma un errore nel settaggio degli orologi ha fatto scattare le bombe in momenti diversi e sui bus vuoti. Un passeggero, però, ha giocato un ruolo decisivo segnalando la presenza di un pacco sospetto, permettendo così di neutralizzare una delle minacce.
    Le indagini sono ancora in corso e gli inquirenti, coadiuvati da esperti antiterrorismo, stanno esaminando ogni traccia lasciata dalla rapida sequenza di eventi. I sospetti legami con una cellula terroristica della Cisgiordania hanno alimentato ulteriori misure di sicurezza e il blocco di alcuni valichi di accesso alla regione. Nel frattempo, le forze dell’ordine hanno intensificato la ricerca di eventuali altri ordigni, in un’operazione coordinata che coinvolge diversi settori della sicurezza nazionale.
    Questa serie di esplosioni, fortunatamente priva di vittime, ha messo nuovamente in luce la necessità di una vigilanza costante per prevenire attacchi terroristici come questo che, se avesse raggiunto il suo obiettivo, avrebbe potuto provocare un’ampia tragedia.

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